I rosanero, reduci da due sconfitte consecutive e da cinque gare senza successi, affrontano domani in casa i felsinei alle 12,30. Impegnativo il test con la formazione emiliana, rigenerata dalla cura Donadoni e particolarmente temibile lontano dalle mura amiche. Spiragli per il capitano Sorrentino
Mezzogiorno di fuoco al Barbera Col Bologna un crocevia per la salvezza
Mezzogiorno di fuoco. Richiamando il famoso film western del 1952, è con un gioco di parole il titolo probabilmente più azzeccato per l’opera che sarà ambientata domani al Barbera, teatro della sfida tra Palermo e Bologna valida per l’ottava giornata del girone di ritorno. La scelta è dettata da due fattori: l’orario particolare (12,30) e l’importanza della posta in palio per i rosanero che si giocheranno una grossa fetta di salvezza. Il presidente Zamparini ha detto che non è un match fondamentale perché le altre undici partite nel prosieguo del campionato sono altrettanto importanti ma la gara con i felsinei è certamente un crocevia nel percorso stagionale della squadra, uno snodo potenzialmente decisivo anche sul piano psicologico. Una vittoria (evento che in casa rosanero manca dallo scorso 24 gennaio in occasione del match casalingo contro l’Udinese) permetterebbe alla squadra di «respirare» e mantenere il margine di sicurezza dalla zona retrocessione distante al momento tre punti. Un pareggio o peggio ancora una sconfitta aumenterebbero, invece, il suono del campanello d’allarme alimentando ansie e preoccupazioni all’interno di un gruppo ancora alla ricerca di stabilità e certezze.
Virtù che identificano il Bologna targato Donadoni, abile venerdì scorso a interrompere la striscia di quindici vittorie consecutive della Juventus. Da quando l’ex ct della Nazionale ha preso il posto di Delio Rossi, i felsinei viaggiano a ritmo di Champions o Europa League (28 punti in 16 giornate) accompagnati peraltro da un ottimo ruolino in trasferta. La conferma arriva dai numeri. I rosanero, reduci da due sconfitte consecutive e da cinque gare senza vittoria (due pareggi e tre ko), saranno alle prese domani con un test particolarmente impegnativo. Dopo il fallimento generale della prova sostenuta domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma, spetterà all’insegnante Iachini fornire ai suoi alunni nuovi input e trovare un metodo di studio efficace in vista dell’obiettivo finale. «Siamo qui per lavorare e ripristinare certe situazioni anche in virtù delle problematiche di qualche singolo – ha spiegato il tecnico marchigiano alla vigilia del match che coincide con il giorno in cui si festeggiano i 109 anni dei colori sociali – stiamo monitorando vari aspetti. Cercheremo di velocizzare alcuni processi e far sì che la squadra possa ritrovarsi anche sotto l’aspetto mentale. Non voglio alibi – ha aggiunto – dobbiamo resettare, ripartire e cercare di avere un cuore e un pensiero unico per il bene del Palermo». Determinante potrebbe essere anche la spinta dei tifosi: «I sostenitori hanno sempre dimostrato grande affetto e attaccamento nei confronti della squadra. Ci siamo tolti con loro tante soddisfazioni, tra promozione in A e il buonissimo campionato della passata stagione. Mi auguro che capiscano il momento e che domani possano riempire lo stadio in modo da proseguire insieme il cammino verso la meta».
Iachini deve sciogliere ancora dei nodi in merito alla formazione anti-Bologna. In porta, ad esempio, si profila un ballottaggio tra Alastra e Posavec anche se nelle ultime ore si sono aperti alcuni spiragli per il capitano Sorrentino, in odor di convocazione in virtù dei progressi registrati negli ultimi giorni nell’ambito del programma di recupero dall’infortunio muscolare rimediato due settimane fa con il Torino.