Gli inquirenti avrebbero individuato la giovane che avrebbe ceduto la sostanza che tre giorni fa ha portato alla morte di Ilaria Boemi. Oggi si sono tenute le esequie della ragazza; parenti e amici si sono scagliati contro quanti hanno dato una sua «immagine distorta». «Molti l'hanno condannata per i piercing, è molto grave»
Messina, i funerali della 16enne morta in spiaggia Indagata la coetanea che le avrebbe dato la droga
«Ilaria ci manchi». Un cuscino di rose e un pallone a forma di cuore sulla bara della 16enne Ilaria Boemi, la ragazza morta tre giorni fa sulla spiaggia del lungomare Ringo, a Messina. Mentre continuano le indagini della squadra mobile peloritana, oggi è stato il giorno dei funerali della ragazza, nella chiesa Valdese messinese. Ma per amici e parenti è stato anche il momento di criticare quanti hanno «dato un’immagine distorta di Ilaria».
«Continuate a scrivere cose false sua mia sorella, vi dovreste vergognare. Voi non sapete niente», attacca il fratello, Lillo Boemi. «Molti l’hanno condannata per i piercing, è veramente molto grave, hanno dato dei giudizi affrettati senza conoscerla», fanno eco gli amici.
Proprio sul giro di amicizie di Ilaria Boemi si concentrano le indagini. Numerosi i testimoni sentiti, compresi i due ragazzi – un maggiorenne e una 16enne – che sarebbero stati con lei sulla spiaggia al momento della sua morte. Gli inquirenti avrebbero ricostruito quanto accaduto durante la serata, risalendo a una terza giovane, anche lei di 16 anni, che avrebbe ceduto la sostanza che avrebbe provocato la morte di Boemi.
La ragazza è stata denunciata in stato di libertà per cessione di sostanza stupefacente. Obiettivo delle forze dell’ordine è anche risalire al pusher che avrebbe venduto la droga.