La mattina del 6 gennaio Pucci Prestipino, dirigente del La Farina, è stata svegliata dalle sirene dei vigili del fuoco, accorsi in via dei Verdi per spegnere il rogo appiccato alla sua macchina. «Ho aumentato le misure di controllo, posizionando le telecamere e da anni facciamo incontri per sensibilizzare i ragazzi sul tema droga»
Messina, bruciata auto della preside di un liceo «Forse dà fastidio l’impegno contro la droga»
«Sono amareggiata, non riesco a collegare questo gesto all’ambito scolastico, se non indirettamente». A parlare è la preside dei licei La Farina e Basile, Pucci Prestipino, la cui Peugeot 2008 è stata incendiata sotto casa. Un rientro a scuola diverso per la dirigente scolastica che non sa spiegare cosa possa nascondersi dietro questo gesto. «Se proprio devo pensare a qualcosa, forse a qualcuno fuori dall’ambito scolastico ha dato fastidio il mio impegno contro la droga. Ho aumentato le misure di controllo, posizionando le telecamere e da anni facciamo incontri a scuola per sensibilizzare i ragazzi su questa tematica. Forse ho dato troppo fastidio. Ma bisogna andare avanti».
A cercare di capire chi è stato sono gli investigatori della Digos che hanno anche sentito la preside. A differenza degli anni scorsi, nel liceo La Farina c’è stata un’autogestione limitata a due soli giorni, dal 13 al 15 dicembre «concordata con i ragazzi». E dopo questa occupazione lampo, le lezioni sono riprese fino a giorno 22 quando la scuola ha chiuso per le vacanze natalizie. La preside è stata fuori città e la mattina dell’Epifania, intorno alle 4,30 del mattino è stata destata dal sonno dal suono delle sirene dei vigili del fuoco arrivati in via dei Verdi, nei pressi di piazza Fulci, dove era parcheggiata l’auto. A chiamare i pompieri è stato un vicino di casa della Prestipino che ha notato le fiamme.
Le indagini sono in mano alla polizia di Stato che ha acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza dei negozi che si trovano in quella zona. Numerosi gli attestati di stima e solidarietà alla preside. Il comitato dei genitori si è schierato «senza esitazione alcuna» al fianco della preside. In una nota definiscono l’atto intimidatorio «rozzo, violento e gravissimo», commesso contro «una persona che ha sempre compiuto il proprio dovere con correttezza, coerenza e diligenza, un attacco contro l’istituzione scuola, luogo per eccellenza di cultura ed educazione dei nostri giovani».
Solidarietà anche da tutte le categorie della Uil Messina. «L’incendio doloso dell’autovettura, avvenuto in pieno centro cittadino, impone la massima attenzione e un serio approfondimento investigativo – sottolinea Ivan Tripidi, segretario generale Uil -. In tal senso, invitiamo forze dell’ordine e magistratura a mettere in campo tutte le iniziative al fine di scoprire rapidamente i responsabili del grave episodio criminoso».