L'uomo avrebbe preso a calci e pugni la partner due notti fa. Non sarebbe il primo caso di violenze nei confronti della donna. Adesso su disposizione del giudice è stato trasferito nel carcere di Gazzi
Messina, 34enne viene arrestato per maltrattamenti Botte a compagna nonostante divieto di avvicinamento
Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri del nucleo radiomobile di Messina hanno arrestato un cittadino marocchino 34enne, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, poiché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti e lesioni nei confronti della compagna. L’uomo, già sottoposto al divieto di avvicinamento alla vittima a causa di diversi episodi di maltrattamenti commessi nel novembre 2018, nonostante fosse stato gravato da tale provvedimento, nella notte del 21 febbraio ha nuovamente aggredito la donna, dapprima verbalmente con pesanti insulti e poi colpendola con calci e pugni.
I carabinieri, allertati da una chiamata sul numero di emergenza 112, sono intervenuti presso l’abitazione della donna trovandola provata ed impaurita dall’ennesima aggressione subita, per le cui conseguenze la vittima è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Papardo. Gli accertamenti, immediatamente avviati dai carabinieri, hanno permesso di ricostruire che, nonostante il divieto d’avvicinamento imposto dai giudici che lo obbligava a tenersi almeno a 300 metri di distanza dalla donna, l’uomo era riuscito a farsi accogliere nuovamente in casa, ottenendo il perdono dalla compagna e riprendendo la convivenza.
Tuttavia, il 34enne ha ricominciato a maltrattare la donna e pertanto, a seguito della segnalazione inoltrata dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Messina, è stato immediatamente richiesto un provvedimento di aggravamento della misura cautelare, subito accolto dal giudice delle indagini preliminari che ha disposto la carcerazione del cittadino marocchino, arrestato nello stesso pomeriggio e tradotto presso la casa circondariale Messina Gazzi.
(Fonte: Comando provinciale dei carabinieri di Messina)