È tornata a casa la 40enne che lavora al centro commerciale Porte di Catania. Dopo la psicosi per il possibile contagio e le catene di messaggi che invitavano a non recarsi nella struttura. «Su di lei tante chiacchiere», è lo sfogo del responsabile dell'unità Malattie infettive dov'è stata in cura
Meningite, guarita e dimessa la donna affetta Iacobello: «È stata emarginata e mortificata»
Trascorsi meno di trenta giorni la donna alla quale era stata diagnostica la meningite «è completamente guarita, senza conseguenze». Ad annunciare la fine, di quella che si era trasformata in una vera e propria psicosi da contagio, è il medico Carmelo Iacobello responsabile dell’unità operativa di Malattie infettive all’ospedale Vittorio Emanuele, struttura dov’è stata in cura la paziente. «Vorrei dire tante cose, ma mi limiterò a riformulare i più sinceri auguri di felice anno ad una donna che è stata emarginata e mortificata – scrive su Facebook Iacobello -, per il semplice fatto di avere avuto una malattia infettiva».
Il riferimento, senza giri di parole, è alle catene di messaggi sui cellulari e post sui social network che nei giorni scorsi invitavano a non recarsi all’ipermercato Auchan all’interno del centro commerciale Porte di Catania, dove la 40enne lavora come cassiera. Una fobia che aveva portato numerosi clienti della struttura a intasare gli ambulatori cittadini per effettuare dei controlli. L’allarmismo era però stato subito bollato come ingiustificato dallo stesso Iacobello ma anche dal medico catanese Fabrizio Pulvirenti. L’infettivologo e volontario di Emergency, guarito dal virus ebola contratto in Sierra Leone, aveva tranquillizzato tutti sottolineando come non ci fossero motivi per reazioni contraddistinte da paura, «peggiore della malattia in sé».
Il pronto soccorso dell’ospedale cittadino, dove la donna è arrivata il giorno di Natale, come previsto dalle procedure di sicurezza, era stato chiuso per alcune ore per poi tornare regolarmente operativo. «Sono certo che in questo momento starà baciando i figli e accarezzando il marito – continua nel suo post il responsabile dell’unità operativa -, come avevo auspicato precedentemente». L’ultimo riferimento di Iacobello è per la sanità catanese: «In grado di garantire un’offerta sanitaria di livello europeo, come in questo caso».