Si aprono venerdì 20 febbraio le prenotazioni per i laboratori organizzati dalla facoltà di Lingue Straniere. Con qualche novità: meno corsi, un programma integrato con la facoltà di Lettere. Crediti formativi compresi, per gli studenti di entrambe. Scopriamo i programmi
Medialab: tra dire e fare
Come ogni anno ripartono i Medialab della facoltà di Lingue, laboratori suddivisi per aree – cinema, musica, teatro, televisione, fotografia, grafica, giornalismo, comunicazione commerciale – “tra dire e fare”. Si tratta infatti di un’opportunità per approfondire e mettere in pratica passioni e ambiti di studi, e acquisire 3 crediti formativi per le “altre attività” presenti nei piani di studio degli studenti.
Due almeno le novità di quest’anno: meno Medialab per la facoltà di Lingue, ma collaborazione con la facoltà di Lettere, per un’offerta più ampia. Agli studenti, quindi, sarà possibile seguire corsi di entrambe le facoltà, e vederne regolarmente riconosciuti i crediti. Le iscrizioni ai Medialab di Lingue si apriranno venerdì 20 febbraio, tramite modulo online presente nella scheda di ogni laboratorio, o presso l’Ufficio Area Didattica (Piazza Dante, 11). Per i corsi disposti dalla facoltà di Lettere, invece, le iscrizioni si effettuano dal 17 al 19 e dal 24 al 26 febbraio, dalle ore 9 alle ore 13 nell’ aula 20 del Monastero.
Ma vediamo cosa è possibile seguire, area per area, partendo dai classici Medialab e integrando gli assenti, dove è possibile, con i numerosi corsi offerti dalla facoltà di Lettere.
Comunicazione per immagini e pubblicità. Sono stati riconfermati i due laboratori che indagano il linguaggio delle immagini e le potenzialità del mezzo digitale professionale, ma restano fuori per quest’anno gli altri tre laboratori orientati alla pubblicità e al marketing: niente grafica e agenzia di pubblicità, quindi, e neanche antropologia aziendale. Nei corsi della facoltà di Lettere, però, sarà possibile seguire il laboratorio di marketing culturale, a cura di Felicita Platania, presidentessa della società che gestisce il Centro Zo di Catania.
Fare cinema. Riproposti i laboratori sugli argomenti di base, come il difficile percorso cinematografico dall’idea alla realizzazione, e le sue parti principali: la sceneggiatura e il montaggio. Unico settore da poter approfondire è il documentario, non più scisso da quello sociale. Niente laboratori neanche per il genere dei corti, e per la traduzione e sottotitolazione dei film. Aspetti più settoriali, invece, come la fiction e il cinema sperimentale, saranno trattati nei corsi di Lettere.
Gesti e suoni. Più suoni che gesti, per cui resta soltanto il fortunato laboratorio di teatro in lingua spagnola, invece dei cinque Medialab dello scorso anno che spaziavano dalla creazione teatrale a quello di genere soprannaturale. Sarà possibile comunque cimentarsi in altre aree specifiche, come l’opera e il melodramma, nei corsi offerti dalla facoltà di Lettere. Lingue si concentra quindi sui suoni, riconfermando il laboratorio di ascolto musicale, in collaborazione con l’Associazione Musicale Etnea e quello sul canto popolare, e aggiungendo il più tecnico corso sui programmi di audio mixing.
Giornalismo. Una delle aree in cui la riduzione dei Medialab è più consistente. Dei nove corsi dello scorso anno, infatti, sarà possibile seguire fotogiornalismo, giornalismo culturale e sportivo. I generi dell’inchiesta, del giornalismo radiofonico e della comunicazione tramite comunicati e conferenze stampa, invece, sono coperti dalla facoltà di Lettere, con numerosi corsi tenuti da giornalisti del quotidiano “La Sicilia”. C’è anche un laboratorio di deontologia professionale e un altro per imparare a districarsi tra la mole di notizie che arrivano dalle agenzie, da internet e dalle redazioni periferiche. Mancano comunque i generi del reportage e della recensione, molto seguiti in passato. Ma una curiosa novità viene da Lettere: il laboratorio di giornalismo enogastronomico. Il laboratorio permanente a sostegno di Step1, a suo tempo annunciato, non risulta attivato.
Scritture e letture. Una delle due sezioni che non hanno subito tagli, con i suoi quattro laboratori sull’italiano scritto e la traduzione letteraria, sul rapporto tra classici greci e latini e le potenzialità di internet e le problematiche connesse alla gestione del territorio. A questi si aggiungono i numerosi corsi della facoltà di Lettere, come i laboratori sulla scrittura narrativa in genere e quella di un libro giallo, oppure uno specifico corso sulla teoria e la tecnica del lavoro editoriale.
Televisione e new media. Altra area che riconferma tutti i suoi laboratori precedenti, con i corsi per imparare a comunicare in Power Point, conoscere i fondamenti e le applicazioni della grafica digitale su software Adobe Photoshop e districarsi nel variegato mondo dei videogames.
Per la sezione “Culture, identità”, infine, la facoltà di Lettere offre alcuni laboratori incentrati sulla religione, lo spiritualismo e la mitologia, e il rapporto tra Oriente e Occidente, oltre ad alcuni altri, forse poco adatti a studenti di Lingue straniere e comunicazione, come i laboratori di lingua latina e greca.