MEDIALAB/lingue: gli studenti diventano protagonisti

Ritorna anche quest’anno il Medialab, giunto ormai alla quarta edizione. Un’officina all’interno della quale imparare a conoscere i nuovi saperi della comunicazione – cinema, musica, teatro, editoria, televisione, fotografia, grafica, giornalismo, comunicazione commerciale, new media – con in più il bonus di far diventare gli studenti i protagonisti diretti. L’incontestabile successo del Medialab, con gli oltre mille iscritti ai laboratori dello scorso anno, studenti dei corsi di laurea in “Scienze per la comunicazione internazionale” e “Lingue e culture europee” (ma la frequenza è aperta anche agli studenti delle altre facoltà), sta forse nella semplicità della sua formula. Si tratta di una didattica basata sulla partecipazione e sulla simulazione di ruolo, sulla libera scelta in base alle curiosità e agli interessi di ogni singolo studente, sui piccoli numeri (non più di una ventina di partecipanti per ciascun laboratorio, al posto delle lezioni sovraffollate della maggior parte dei corsi istituzionali), sull’incontro con esperti dei vari ambiti.
 
Che succede, infatti, quando un gruppo di studenti universitari prende in mano una videocamera sotto la guida di un giovane regista? Quando si discute sul mestiere di attore, giocando a preparare un provino assieme a Donatella Finocchiaro? Quando la storia del rock viene presentata con una lezione-concerto nella quale una band suona i pezzi che costituiscono le pietre miliari del genere? Quando si lavora per mettere in scena una pièce teatrale in inglese o in spagnolo? Quando si studia la strategia di una campagna pubblicitaria confrontandosi direttamente con le aziende? Quando si presenta dall’interno come funziona un ufficio stampa? Quando si produce un nuovo format televisivo, una trasmissione per la radio, un giornale vero?
 
“Tutti i lavori prodotti all’interno dei laboratori di Medialab/Lingue – c’è scritto nella presentazione del programma – sono fatti per essere visti, letti, ascoltati. Sono prodotti che si rivolgono ad un pubblico”. E in effetti diverse iniziative nate nel Medialab sono diventate veri e propri progetti editoriali, come Step1 (www.step1.it), quotidiano universitario online o come Radio Zammù (www.radiozammu.it), prima web radio dell’ateneo catanese. I corsi di quest’anno presentano un’importante novità: ogni sezione tematica affianca ai laboratori veri e propri dei workshop. I workshop sono delle giornate di lavoro con registi teatrali come Lamberto Puggelli, attori come la Finocchiaro, giornalisti e scrittori.
 
Inoltre il Medialab, in collaborazione con il Centro Culture Contemporanee Zo, ed i licei Boggio Lera e Galileo Galilei, apre quest’anno anche agli studenti degli ultimi anni delle scuole medie superiori attraverso il progetto pilota Orientamento Scuola-Università sul tema “Lo straniero”. E’ un invito a respirare l’aria dell’università prima ancora di diventare “matricole”. E a guadagnarsi, perché no, qualche “credito” in anticipo sull’iscrizione a una facoltà. Il programma completo dei laboratori è consultabile sul sito della Facoltà di Lingue (www.flingue.unict.it).

Fabio Chisari

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