Riprendiamo questo articolo di Cristina Nadotti. Il progetto, che coinvolge i maggiori paesi dell'Africa mediterranea, è finanziato dall'Unione Europea
Med Net’U: l’università telematica internazionale: lezioni on line per gli studenti arabi
ROMA – Ci sono anche l’università e la tecnologia italiane tra i promotori
di pace e dialogo nel mondo arabo, grazie a un progetto di insegnamento online che coinvolge i maggiori paesi dell’Africa mediterranea. Al Cairo, nell’Università Helwan, i professori di 11 paesi del Mediterraneo e dell’Europa (Italia, Algeria, Tunisia, Egitto, Siria, Libano, Turchia, Francia, Grecia, Giordania, Marocco) si sono incontrati per fare il punto sul progetto Med Net’U, Mediterranean Network of Universities. Il programma finanziato dall’Unione Europea ha realizzato l’università telematica a distanza del Mediterraneo, un organismo che consente agli studenti dei paesi coinvolti di seguire gli insegnamenti a distanza, grazie a lezioni sulla tv satellitare e su internet, e di ottenere un titolo di studio riconosciuto in Europa.
Il ruolo del nostro paese nel progetto è di particolare rilevanza poiché è
italiano il coordinamento e sono italiane la tecnologia e la metodologia del progetto. L’università telematica internazionale ha infatti come nucleo il sito UniNett1, il portale realizzato dall’Italia in cinque lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo e arabo) dal quale si accede a videolezioni, esercitazioni pratiche e laboratori virtuali. UniNett1 ha poi aperto due poli tecnologici per l’insegnamento a distanza a Rabat, in Marocco, e al Cairo, in Egitto.
Le università extraeuropee possono iscrivere i loro studenti a UniNett1 e consentire loro di seguire le lezioni dei corsi di laurea di Ingegneria,
Diritto internazionale, Economia, Psicologia e Beni culturali. Gli esami finali di ogni materia per il corso di studio selezionato si sostengono
nella sede centrale o le sedi distaccate dell’Università Telematica
Internazionale, presenti in ogni paese che partecipa al progetto.
Oltre ai corsi di laurea tradizionali i professori del Mediterranean Network of Universities hanno elaborato il primo curriculum comune per i corsi di laurea in Ingegneria dell’informazione e Ingegneria Meccanica e i contenuti di 15 corsi di formazione nelle materie più richieste sul mercato del lavoro.
All’incontro per la presentazione del progetto al Cairo partecipano il
rettore dell’università telematica e il sottosegretario all’Università e
Ricerca, Luciano Modica. “E’ una grande occasione per l’Europa, per l’Italia e per i Paesi del bacino del Mediterraneo – sottolinea Modica – Abbiamo costruito l’Europa, che è il più grande spazio di libero scambio al mondo.
Circolano liberamente merci capitali e persone, cosa che sino a trent’anni fa era impensabile. Questo è un modello che va esteso col tempo anche al bacino del Mediterraneo, per costruire un sistema di mobilità integrato anche per i lavoratori provenienti dalla sponda Sud; la possibilità di lavorare in Italia e in Europa che la laurea UniNett1 offre, è sicuramente un passo fondamentale nella giusta direzione”.
Maria Amata Garito, rettore di UniNett1, insiste sul valore interculturale
del progetto. “Possiamo formare le nuove generazioni e possiamo dare loro le competenze richieste dal mercato del lavoro globale – dice la professoressa – ma anche aiutarle a far comprendere e rispettare le differenti culture. I professori delle università del mondo arabo hanno coinvolto i loro governi, rendendo possibile il passaggio da progetto a sistema culturale”.