Tra loro ci sono anche 169 donne, di cui 12 in gravidanza, e 45 minori. Per sei di loro è stato necessario il ricovero in ospedale, ma le condizioni di salute complessive sono buone. Le operazioni di sbarco sono andate avanti per circa due ore. Ad accoglierli al porto la task force predisposta dalla Prefettura. Circa 300 ospitati nelle strutture della Caritas
Maxi sbarco di immigrati In 768 su mercantile norvegese
Sono appena terminate le operazioni di sbarco di 768 migranti al porto di Palermo. A bordo del mercantile Siem Pilot, battente bandiera norvegese, c’erano anche 169 donne, di cui 12 in gravidanza, e 45 minori. Ad attenderli sul molo la task force predisposta dalla Prefettura, di cui fanno parte, oltre alle forze dell’ordine, il personale sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale, volontari della Caritas e personale della Croce rossa e dell’Unhcr. Per sette donne è stato necessario il ricovero in ospedale: a una di loro è stato riscontrato un carcinoma mammario, mentre altre sei in dolce attesa sono state trasportate nel nosocomio per accertamenti. «La macchina dell’accoglienza ben rodata ha funzionato perfettamente e le condizioni dei migranti sono complessivamente buone» dice Antonio Candela, direttore generale dell’Asp di Palermo a MeridioNews.
Circa 300 dovrebbero essere ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla Caritas: 200 andrebbero al centro di accoglienza di Giacalone e 100 al centro San Carlo e Santa Rosalia di Palermo. Altri, invece, alla Caritas di Monreale e circa 300 trasferiti in altre strutture del Nord Italia. I volontari hanno distrubuito panini, acqua, coperte e scarpe ai profughi. «La Libia – afferma padre Sergio Mattaliano, direttore della Caritas diocesana di Palermo – è un Paese che è, ormai da molto tempo, in balìa di frange armate e guerriglie civili da cui queste persone scappano per raggiungere un luogo dignitoso dove potere vivere pensando al futuro. La nostra Europa non può chiudersi in se stessa, non può chiudere gli occhi davanti a persone fragili e indifese come le tante donne e bambini e minori stranieri non accompagnati che sto vedendo oggi in cerca soprattutto di sostegno e di pace».