In manette sono finiti Fabio Pappalardo e Santo Giovanni Quattrocchi. I due stando alla ricostruzione della polizia stavano forzando la porta d'ingresso dell'attività commerciale. Dopo avere desistito si sono presentati il giorno successivo
Mascherine e guanti per rubare in una gioielleria Salta il colpo e ci riprovano l’indomani. Arrestati
Guanti e mascherine chirurgiche per cercare di non farsi riconoscere. Il colpo però non è andato bene e i pregiudicati Fabio Pappalardo e Santo Giovanni Quattrocchi sono finiti in manette, accusati di tentato furto aggravato. Nel mirino dei due una gioielleria del capoluogo etneo.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine Pappalardo e Quattrocchi, la sera del
17 aprile, sarebbero stati notati mentre erano intenti a forzare la porta d’ingresso dell’attività commerciale. Ma, forse perché disturbati dalla presenza di alcuni condomini, avrebbero desistito. L’indomani mattina però si sono presentati nuovamente, sempre con le immancabili mascherine chirurgiche.
Ad aspettarli c’erano però gli agenti di polizia. Pappalardo è stato notato mentre si spostava in direzione della gioielleria mentre Quattrocchi rimaneva in macchina a fare da palo.
Entrambi sono stati bloccati ed arrestati. Sequestrate diverse chiavi di cui non hanno saputo dare alcuna spiegazione. Nel corso dell’operazione, gli ulteriori accertamenti effettuati anche nelle abitazioni dei pregiudicati, hanno permesso di rinvenire, occultato nel vano ascensore dello stabile dove dimora uno dei due, un fucile a canne mozze che è stato sequestrato a carico d’ignoti.