Una nota dell'assessorato regionale alla Salute chiarisce i contenuti dell'articolo 23 dell'ultima ordinanza firmata da Nello Musumeci. In un primo momento la misura sembrava più restrittiva rispetto all'ultimo Dpcm del premier Conte
Mascherine, all’aperto non è sempre obbligatorio Razza: «In luoghi non affollati non è necessaria»
«È obbligatorio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca». La frase è contenuta all’articolo 23 dell’ultima ordinanza regionale, firmata da Nello Musumeci sulla scia del Dpcm del premier Giuseppe Conte per disciplinare la riapertura delle attività nell’isola in quella che è stata definita la fase 2/b dell’emergenza Covid-19. Un obbligo che a molti è sembrato eccessivo rispetto alle linee guida statali sull’uso del dispositivo di protezione individuale nei luoghi all’aperto.
Nel pomeriggio una nota dell’assessorato regionale alla Salute chiarisce il quadro. «Va specificato che qualora un cittadino si trovasse per strada da solo o comunque ben distanziato da altri soggetti, l’uso del dispositivo di protezione non è obbligatorio, ma resta l’obbligo di averlo sempre con sé», si legge in una nota.
«L’uso della mascherina, oltre che un dispositivo di protezione personale, è un segno di rispetto per le persone che ci circondano – continua la nota -. Portarla sempre con sé, anche nei luoghi all’aperto, e indossarla quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio, è un obbligo». Per chi fosse alla ricerca di esempi sarà necessario indossarla «nei mercati, nelle strade affollate e in qualsiasi spazio in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza».
Resta confermato che quando si svolge l’attività motoria non c’è bisogno di indossare alcuna copertura; l’obbligo infine non è previsto per i bambini di età inferiore ai sei anni e per chi ha disabilità che ne rendano incompatibile l’uso.