A dare il primo input alle indagini, dopo la denuncia di una delle vittime, è stato un testimone che aveva annotato la targa del veicolo sospetto, fermo vicino una delle casa svaligiate. Così gli investigatori hanno individuato l'elemento decisivo: l'agenzia di noleggio della donna parente degli arrestati. Guarda le foto
Mascalucia, smantellata banda dei ladri delle ville Usavano auto a noleggio e ignoravano gli antifurti
Arrivavano con automobili sempre diverse, noleggiate a Catania da una parente, sempre con il volto coperto da passamontagna. E poi, dentro alle villette, distruggevano quello che si trovavano davanti e ignoravano i sistemi di antifurto. È con le accuse di furto aggravato e furto in abitazione in concorso che sono stati arrestati la scorsa notte, nel capoluogo etneo, tre uomini. Si tratta di Davide e Giovanni Leanza (padre e figlio, rispettivamente classe 1976 e 1994) e Antonino Pino (classe 1990). I colpi sono avvenuti tra gennaio e febbraio 2017, nei Comuni di Zafferana Etnea, Mascalucia, San Giovanni La Punta e Nicolosi.
Le indagini sono partite subito dopo la prima denuncia presentata da una delle vittime ai carabinieri di Mascalucia. Un testimone aveva annotato un numero di targa, fornendo così agli investigatori un numero di targa. Sia quell’auto sia le altre che, nel tempo, erano state noleggiate per i furti avevano un elemento in comune: la donna, parente degli arrestati, tutti pregiudicati per reati contro il patrimonio. Così sono iniziati gli approfondimenti: spostamenti, frequentazioni, i dati dei sistemi di localizzazione gps montati sulle macchine.
Proprio queste informazioni avrebbero dimostrato che i veicoli venivano parcheggiati sempre nelle vicinanze dei luoghi presi di mira dai criminali. Questi elementi, assieme alle testimonianze delle vittime e di altri cittadini, sono serviti al giudice per le indagini preliminari per emettere il provvedimento restrittivo. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di piazza Lanza. Dei tre, Antonino Pino si trovava già agli arresti domiciliari. Proprio lui, insieme a Davide Leanza, era già stato arrestato ad aprile 2017 nell’ambito dell’operazione Flash, che aveva fatto luce alcuni furti in villa nelle zone di Acireale e Viagrande.