Dopo l'audio pubblicato oggi da Tribupress, Leonardi caccia il politico di Art. 4. Il deputato regionale dem smentisce e annuncia querele. «Il mio nome è stato utilizzato impropriamente», scrive in una nota. Replica anche la società Mosema: «Noi autonomi rispetto all'amministrazione, specie sulle assunzioni»
Mascalucia, il sindaco revoca l’assessore Giordano Sammartino: «Notizie false per inquinare elezioni»
Nel pomeriggio, con una determina, il sindaco di Mascalucia Giovanni Leonardi ha revocato l’incarico assessoriale a Santo Giordano, finito al centro della bufera dopo la registrazione telefonica pubblicata questa mattina da Tribupress. Secondo la ricostruzione del giornale online, l’assessore di Mascalucia Santo Giordano chiede al proprio interlocutore «un minimo di aiuto» in vista delle elezioni regionali, in favore del suo riferimento politico Luca Sammartino, deputato all’Ars del Pd. Argomento della conversazione sarebbe la possibilità di un rinnovo contrattuale che, secondo la testata, riguarderebbe la società Mosema, azienda che in quel Comune gestisce i servizi di igiene urbana e di manutenzione del verde pubblico.
«Il mio nome – afferma in una nota Sammartino – è stato impropriamente utilizzato per l’attribuzione addirittura di un reato quale il voto di scambio. Sto procedendo legalmente – prosegue – nei confronti di chiunque strumentalizzi notizie infondate per inquinare il clima della imminente consultazione elettorale. Resto a completa disposizione per qualsiasi chiarimento in ogni sede».
Anche la stessa Mosema, in relazione all’articolo realizzato oggi da MeridioNews su questa delicata vicenda, ha inviato un testo firmato dal suo legale. «La società – scrive l’avvocato Goffredo D’Antona – sarebbe stata menzionata nell’ambito di una comunicazione tra persone in quella che sembrerebbe essere una ipotesi di voto di scambio. Si rileva – aggiunge D’Antona – l’assoluta autonomia di Mosema nei confronti dell’amministrazione comunale, in specie per le politiche sulle assunzioni, e pertanto si ribadisce qualsiasi estraneità della società al contenuto della intercettazione».
L’avvocato D’Antona conclude spiegando che l’azienda sta valutando di querelare «chiunque utilizzi indebitamente e per qualsivoglia fine il nome della società», e che è stato convocato un consiglio d’amministrazione «per le opportune determinazioni»