La denuncia di un rischio di emergenza igienico-sanitaria arriva dalla consigliera pentastellata Agata Montesanto e dalla deputata Angela Foti. La situazione interessa i due nuovi blocchi del camposanto del Comune. «Il problema è rientrato ma sono in corso accertamenti», assicura il sindaco. Guarda le foto
Mascalucia, liquidi organici e cattivi odori al cimitero M5s: «Sembra la sceneggiatura di un film dell’orrore»
«Se fosse la sceneggiatura di un film horror, il cimitero di Mascalucia sarebbe la location perfetta. Ma non c’è alcun set allestito né un lungometraggio in cantiere, eppure nel camposanto comunale succede che da alcuni loculi fuoriescano liquidi organici e fetori, provocati dal processo di decomposizione dei cadaveri tumulati». È la denuncia di un rischio di emergenza igienico-sanitaria che arriva dalla consigliera comunale del Movimento 5 stelle Agata Montesanto, insieme alla deputata regionale pentastellata Angela Foti. Gli esiti di un sopralluogo, effettuato dopo diverse segnalazioni da parte dei cittadini, sono stati scritti nero su bianco in una lettera indirizzata al dirigente generale del dipartimento regionale per le Attività sanitarie e dell’osservatorio epidemiologico Maria Letizia Diliberti, al responsabile del servizio di Igiene pubblica Mario Palermo e al direttore generale dell’Asp di Catania Giuseppe Giammanco. «Quello che chiediamo alle istituzioni competenti – dicono – è un intervento immediato con attività di accertamento, sopralluoghi e campionamenti perché c’è un serio e grave rischio igienico-sanitario».
All’interno dei due nuovi blocchi del cimitero di Mascalucia, da circa una settimana, da diversi loculi fuoriescono reflui liquidi e gassosi provenienti dal processo di decomposizione dei cadaveri con esalazioni e fetore che «ammorbano l’aria circostante e creano disagio e sconvolgimento nei visitatori – dice la consigliera – Il tutto senza alcun rispetto delle norme stabilite dal regolamento di polizia mortuaria e di quelle urbanistiche». Nella lettera viene anche riassunto l’iter per la realizzazione dei lavori di ampliamento del camposanto comunale da parte di una ditta che ancora adesso, in proroga, sta operando per la realizzazione di un terzo blocco. «A luglio del 2012 la concessione per la costruzione, la gestione e l’ampliamento del cimitero comunale è stata affidata in project financing alla società Ati – Dima.Flo.Ru con sede a Sant’Agata Li Battiati». Il costo complessivo del progetto per la costruzione e la gestione economica dei loculi nell’area cimiteriale comunale ammonta a due milioni e 637mila euro per la costruzione di 1075 nuovi loculi, 740 ossari privati, un ossario comune interrato, un edificio servizi, la casa del custode e verde attrezzato.
Stando al contratto, la società concessionaria si sarebbe impegnata a garantire il servizio di tumulazione, la pulizia dei luoghi e dei marmi in occasione delle festività principali e la gestione delle opere per tutta la durata dei lavori. La consigliera comunale Montesanto, a maggio dello scorso anno, ha presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale «per impegnare l’amministrazione a verificare eventuali inadempimenti contrattuali da parte della ditta incaricata mentre i lavori erano ancora in corso e attivare gli opportuni procedimenti. La proposta – continua la consigliera – fu bocciata dalla maggioranza che non ritenne necessari quei controlli e anche la società minacciò di procedere nei miei confronti per il danno di immagine». Nel marzo del 2017, a lavori non ancora consegnati «avevamo già denunciato la presenza di vistose infiltrazioni d’acqua e conseguente muffa nei due blocchi costruiti», ricorda Montesanto.
Adesso, la denuncia di conseguenze ben più gravi arriva dopo la segnalazione di alcuni cittadini che sono stati contattati dal Comune per sistemare la cosa. «Stiamo verificando cosa è accaduto di preciso ma a noi risulta – dice la consigliera Montesanto – che alcune famiglie dei proprietari dei loculi interessati dal problema abbiano dovuto sobbarcarsi anche i costi aggiuntivi per demolire il muretto sotto la lastra di marmo delle lapidi, per ripulire dentro i loculi e per risistemare». Il sindaco di Mascalucia Giovanni Leonardi risponde però che «questo non mi risulta, forse sono solo stati allertati della situazione. Il problema, peraltro, è stato segnalato dal custode comunale che ha attivato gli uffici tecnici, ancora prima della segnalazione della consigliera Montesanto. Dopo il sopralluogo – aggiunge il primo cittadino – è stato affrontato il problema seguendo tutte le procedure per verificare e attuare gli interventi per porre rimedio innanzitutto agli aspetti sanitari e, poi, anche per controllare l’effettivo svolgimento delle prestazioni contrattuali da parte della ditta che ha la gestione dei loculi. In caso di esito negativo, attiveremo tutte le sanzioni previste. La cosa fondamentale comunque – conclude – è che il problema è già rientrato, e comunque sono in corso ulteriori attività di accertamento».