Molti residenti devono fare i conti con i disservizi idrici e, in qualche caso, devono assistere alla fuoriuscita del liquido di colore scuro. Intanto, il primo cittadino Vincenzo Magra annuncia un'azione legale nei confronti della ditta. Guarda il video
Mascalucia, dai rubinetti esce acqua sporca e torbida Il sindaco: «È necessario controllare se sia potabile»
Acqua torbida e sporca che sgorga dai rubinetti. Un’immagine che ormai, per molti cittadini, del territorio etneo ricorre sempre più spesso durante la stagione estiva. Il problema, che si ripete da anni, si è puntualmente ripresentato a partire dai mesi scorsi e, da una settimana a questa parte, sembra farsi sempre più insistente. Nelle giornate tra il 29 e il 30 luglio a rimanere senza acqua sono stati buona parte dei residenti di Catania, dove a gestire il servizio idrico è Sidra. In quell’occasione, il presidente della società Fabio Fatuzzo aveva spiegato al nostro giornale che il problema era stato causato da un’improvvisa interruzione di energia elettrica da parte di Enelche aveva fatto smettere alle pompe di funzionare. Dopo una settimana, però, i disagi per i molti utenti si sono ripresentati anche in quei Comuni del Catanese dove a occuparsi della distribuzione dell’acqua è Acoset, altra ditta impegnata nel settore idrico.
Tra i territori da Acoset in cui si sono presentati i disservizi spicca Mascalucia, dove alcuni cittadini hanno fatto notare le criticità anche attraverso video, postati sui social, che ritraggono l’acqua torbida che fuoriesce dai rubinetti e, in alcuni casi, anche di colore rossastro. Raggiunto dalla nostra testata, il sindaco Vincenzo Magra afferma di essere a conoscenza del problema che sta coinvolgendo maggiormente i residenti del centro storico, corso San Vito e via Etnea. «Il problema va avanti da circa una settimana – spiega Magra a MeridioNews – Tanto che stiamo pensando di predisporre un’azione legale nei confronti di Acoset. Ho già parlato con i dirigenti della ditta – aggiunge il primo cittadino – che adesso sta verificando se l’acqua sia potabile o meno». La natura del problema è sempre legata alle interruzioni di energia elettrica, che sarebbero messe in atto da Enel – come spiegano da Acoset – nel tentativo di scongiurare i blackout dovuti ai sovraccarichi che si verificano in questo periodo.
«Nel momento in cui le pompe smettono di funzionare, può capitare che possa risalire il materiale di fondo dai pozzi – continua Magra – Tra l’altro, quando le pompe si fermano per un’improvvisa interruzione di energia elettrica, hanno bisogno di essere ripulite, questo potrebbe allungare i tempi di ripristino del servizio. I funzionari stanno cercando di rimettere a regime i pozzi, nel frattempo abbiamo messo un avviso e dei contatti sul sito del Comune con cui gli utenti possono segnalarci eventuali disservizi. Inoltre, per tutti coloro che hanno le vasche dell’acqua, manderemo un’autobotte per riempirle». Il primo cittadino poi si concentra sullo stato delle condutture. Buona parte della rete, a sentire il sindaco, è vetusta e necessita di essere rinnovata. «Abbiamo questi problemi da anni – conclude Magra – Sei mesi fa avevamo incontrato Acoset con cui avevamo valutato alcuni interventi sulle tubature: si pensava a un intervento di circa sei milioni, mentre noi come Comune ci saremmo impegnati per gli interventi per la sistemazione del manto stradale. Tuttavia, dopo sette mesi, non abbiamo avuto risposte».
Dagli uffici di Acoset confermano al nostro giornale che il problema è legato alle interruzioni improvvise di energia elettrica. Sempre dalla ditta, che nel frattempo invita a segnalare le criticità sul proprio sito anche via email, fanno sapere che i funzionari stanno cercando di mitigare i danni. Al momento, non è possibile stabilire quando il problema rientrerà definitivamente. Intanto, dalla ditta sottolineano che le ultime analisi svolte non mettono in discussione la salubrità dell’acqua. Visto il continuo ripresentarsi del problema, Acoset sta tentando di trovare delle soluzioni che riescano a garantire la corrente alle pompe dei pozzi anche nei casi di interruzione della corrente elettrica.
La società per contravvenire a questi problemi ha installato dei pannelli fotovoltaici in 20 punti differenti. Oltre all’energia alternativa, Acoset fa sapere di avere già iniziato degli studi tecnici per alcuni impianti utili a regolare i cali di tensione: dei trasformatori di nuova generazione che si attivano nei casi di interruzioni improvvise di corrente per risolvere il problema in maniera permanente: ma per questi strumenti bisognerà aspettare almeno un altro anno. Infine, proprio in queste ore, la ditta ha invitato i sindaci del comprensorio a emanare dei provvedimenti che invitino i cittadini a mitigare il consumo di acqua. Oltre ai problemi tecnici, infatti, non sarebbe da sottovalutare nemmeno il problema dovuto all’abbassamento delle falde acquifere che, complici anche le forti ondate di calore, sta investendo il territorio.