Per due ore Alberto Di Girolamo ha cullato il sogno di vincere al primo turno, riportando il centrosinistra alla guida di Marsala dopo l’esperienza commissariale seguita alle dimissioni di Giulia Adamo. Ma il candidato del Pd, del Partito socialista e di altre tre liste civiche resta solo per due ore, dalle 17 alle 19 circa, oltre la soglia del 50 per cento. Alle 22, con l’ultima sezione scrutinata, i risultati definitivi dicono: Di Girolamo 49,82 per cento, Massimo Grillo 34,86 (Centro moderato), Antonio Angileri 13,97 (Movimento cinque stelle), Armato 1,35 (Noi con Salvini).
Numerosi sono gli elettori accorsi al comitato di Di Girolamo, sperando di poter festeggiare la vittoria del segretario del Pd al primo turno, ma per una manciata di voti i cittadini marsalesi dovranno tornare alle urne domenica 14 e lunedì 15. «Non possiamo festeggiare, ma sono contento del risultato raggiunto – commenta Di Girolamo – festeggeremo tra meno di 15 giorni. Non è stato facile arrivare primo. Nonostante gli attacchi dell’onorevole Grillo, ce l’abbiamo fatta». Quindi Di Girolamo apre subito alla terza forza della città, il Movimento cinque stelle che con quasi il 14 per cento delle preferenze sarà l’ago della bilancia al ballottaggio: «Voglio complimentarmi con Antonio Angileri per il risultato raggiunto. Questi 15 giorni ci serviranno per lavorare alla vittoria», conclude.
Durante il pomeriggio sono stati tanti gli attivisti e i semplici elettori a seguire lo spoglio in diretta delle ottanta sezioni di Marsala. Il comitato più animato è proprio quello Di Girolamo, 67 anni, segretario del Partito Democratico ed ex primario del reparto di cardiologia all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Nel 1992 diventa segretario del Partito Democratico di Sinistra, l’anno successivoentra in consiglio Comunale. Successivamente si dedica solo alla professione di medico. Prima di andare in pensione, nel 2012 accetta la candidatura a deputato regionale nella lista Crocetta, ma non verrà eletto.
Sono le 17 quando al comitato elettorale di Di Girolamo viene comunicato che il segretario del Pd ha superato il 50 per cento, ma la percentuale scenderà intorno alle 19. I sostenitori vedono l’ombra del ballottaggio con Massimo Grillo. E serpeggia il malcontento, indirizzato in parte contro il Movimento cinque stelle, terza e importante presenza.
Massimo Grillo, 51 anni, è politico di professione, viene eletto a 23 anni all’Assemblea Regionale Siciliana nelle liste della Democrazia Cristiana. E’ stato anche consigliere comunale a Marsala, assessore agli Enti Locali alla Regionale Siciliana, nel 1996 viene eletto alla Camera dei Deputati per il Polo delle Libertà, viene rieletto infine alla Camera nel 2001 entrando nella Commissione parlamentare antimafia. La militanza di Grillo non finisce però come deputato nazionale, decide di concorrere come indipendente nella coalizione di centrosinistra, alla carica di presidente della provincia di Trapani per le elezioni del 2007, ma viene battuto dall’ex sottosegretario di Forza Italia, oggi senatore, Antonio D’Alì.
La differenza tra Di Girolamo e Grillo si assottiglia guardando ai risultati ottenuti dalle liste che li hanno sostenuti. Quelle del candidato del Pd raggiungono, tutte insieme, il 49 per cento, in linea con i voti ottenuti dal candidato Di Girolamo. Quelle di Grillo arrivano al 44,16 per cento, quasi dieci punti percentuali in più rispetto al candidato. Segno di un forte ricorso al voto disgiunto. Superano la soglia del 5 per cento, utile per entrare in consiglio, cinque liste di Di Girolamo e sei liste di Grillo. Avrà una rappresentanza nell’assemblea cittadina anche il Movimento cinque stelle, la cui lista però dimezza i voti ottenuti dal candidato Angileri, fermandosi al 6,58 per cento. Primo partito in città è il Pd che ottiene il 17,04 per cento.
Dal comitato elettorale di Grillo trapela ottimismo. Eleonora Milazzo, ex consigliera e candidata al consiglio comunale dichiara: «Nonostante tutto sono soddisfatta. Ho visto un grande successo del Movimento 5 stelle. Per quanto riguarda Di Girolamo, penso che è partito avvantaggiato, ha iniziato a fare campagna elettorale da prima delle primarie. Voglio essere fiduciosa, credo che Grillo riuscirà a battere Di Girolamo al ballottaggio, perché il programma del mio candidato è molto più valido».
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