Marsala, la pesca del tonno è autorizzata dal Ministero da 10 giorni. L’ordinanza del Sindaco Adamo è uno spot elettorale?

L’APPUNTAMENTO CON LE URNE DI DOMANI SEMBRA AVER FATTO PERDERE LUCIDITA’ A QUALCHE AMMINISTRATORE PUBBLICO…

Rischia di alimentare polemiche a non finire la decisione, davvero singolare, del sindaco di Marsala, Giulia Adamo, di autorizzare con una ordinanza la pesca del Tonno Rosso con i palangari.

Il mondo della pesca siciliano s’interroga sul gesto del primo cittadino marsalese che, seppur giustificato dalla disperazione dei pescatori marsalesi in attesa del permesso di pesca speciale e da una possibile questione di ordine pubblico – motivi chiaramente legittimi – lascia perplessi.

Il Sindaco Adamo lo sa che in Sicilia si applicano le stesse regole del resto d’Europa?

Chi autorizza in Italia la pesca del Tonno Rosso è il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che attua quanto deciso dall’Unione europea e dall’Iccat, la commissione internazionale di esperti che si occupa e si preoccupa di preservare nel nostro pianeta i tonnidi e, tra questi, anche il Tonno Rosso del Mediterraneo, considerata una tra le specie di tonno più pregiata.

La decisione del Sindaco Adamo è davvero singolare e, peraltro, giunge a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e per di più in un momento in cui i pescatori l’autorizzazione, quella prevista per legge, l’avevano già avuta.

Con decreto direttoriale del 13 maggio 2014, il direttore generale delle politiche competitive, della Qualità alimentare, Ippiche e della Pesca, Riccardo Rigillo, ha emanato le “Disposizione applicative” per la campagna di pesca del tonno rosso 2014 in attuazione delle raccomandazioni dell’Iccat.

I palangari possono pescare nei limiti della quota assegnata nel periodo compreso tra il primo gennaio 2014 ed il 31 dicembre 2014.

Per le imbarcazioni attrezzate con reti a circuizione il periodo va dal 24 maggio fino al 22 giugno, sempre nei limiti della quota.

Per la pesca sportiva il periodo di pesca del Tonno Rosso va dal 14 giugno al 14 agosto.

Dalle colonne di questo giornale, lo scorso 26 novembre, avevamo già riferito della decisione assunta dall’Iccat a Città del Capo di non ridurre le quote di cattura assegnate nel 2013, per l’Italia, nella pesca al Tonno Rosso del Mediterraneo.

Notizia nota a tutti gli addetti a i lavori, fanno sapere dagli ambienti dell’associazionismo datoriale del settore.

Quindi, il Sindaco di Marsala cosa avrebbe autorizzato? Gli eventuali verbali che dovessero essere elevati a danno dei pescatori eventualmente li paga l’Amministrazione comunale? Se così dovesse essere, allora che ben venga l’autorizzazione da Marsala. Un gesto che costituisce un precedente e potrebbe costituire un valido esempio per gli altri Comuni siciliani interessati dal problema. Ovviamente, il tutto in barba ai regolamenti comunitari ed alle raccomandazioni dell’Iccat.

Abbiamo raccolto diverse impressioni di osservatori del settore della pesca che si sono mostrati stizziti per l’iniziativa che ha l’amaro sapore di fini elettoralistici.

Iniziative che vanno stigmatizzate e soprattutto evitate nel settore della pesca caratterizzato dalla sofferenza di una categoria che stenta a sopravvivere per una crisi congiunturale e strutturale che ne ha ridotto al lumicino gli utili, nel totale disinteresse del Governo regionale del presidente Rosario Crocetta, che non sembra a capo di un’Isola, ma di una comunità montana, visto il suo impegno nullo per l’economia ittica siciliana.

(Foto di prima pagina tratta da gerorinaldo.it)

 

 

 

 


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