L'indagine riguarda l'ente comunale di Sant'Agata di Militello (nel Messine). I coniugi sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato e di fraudolenta attestazione della presenza in servizio. Al vaglio dei carabinieri ci sono le posizioni di altri dipendenti
Marito e moglie assenteisti sospesi dal Comune Al mercato o a fare colazione dopo avere timbrato
Sono stati sospesi dal servizio per otto mesi due dipendenti, marito e moglie, del Comune di Sant’Agata di Militello (in provincia di Messina). I coniugi sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato e di fraudolenta attestazione della presenza in servizio. Il provvedimento cautelare, emesso dal gip del tribunale di Patti Eugenio Aliquò su richiesta del sostituto procuratore Federica Urban, scaturisce da un’indagine sviluppata tra settembre e novembre del 2018 dai carabinieri.
I due indagati destinatari della misura cautelare, stando a quanto ricostruito dagli investigatori «hanno gestito, secondo le loro personali convenienze, gli orari di ingresso e di uscita dal luogo di lavoro. E così, per esempio, uno degli indagati è stato visto in più occasioni timbrare in ingresso e in uscita il badge della moglie anche se lei era assente; in altre occasioni, l’uomo timbrava l’uscita della moglie anche se la donna era stata vista uscire dalla sede di servizio molto tempo prima; infine, nei casi più evidenti, i due dipendenti pubblici, pur risultando in servizio, venivano visti al mercato settimanale intenti ad acquistare generi alimentari a un banco di frutta e verdura o all’interno di un bar della zona mentre consumavano lunghe colazioni».
Nel corso dell’interrogatorio preventivo, i due indagati si sono limitati a «riferire genericamente di non ricordare nel dettaglio i singoli episodi contestati e – hanno spiegato gli inquirenti – di aver agito ritenendo di non commettere una condotta penalmente rilevante, assumendo a loro discolpa il fatto di non essere mai stati controllati né richiamati da nessuno». La posizione di altri dipendenti comunali è al vaglio dei carabinieri.