L’atleta di Lentini conquista il 18esimo posto nella gara nella città spagnola con 2 ore 18 minuti 50 secondi, che è il settimo tempo assoluto del 2016 tra gli italiani: «C’è un po’ di rammarico per il vento nell’ultimo tratto che ha compromesso un crono migliore, ma chi fa sport è una persona felice e ha già vinto nella vita»
Maratona, il siciliano Brancato nella top dieci nazionale Ottimo tempo a Valencia. «Ma avrei potuto fare meglio»
«Sono totalmente appagato dopo tre lunghi mesi di preparazione. Adesso sono in pace con me stesso, anche se con un pizzico di rammarico». Alessandro Brancato, maratoneta siciliano, originario di Lentini, in forza all’Atletica Casone Noceto, commenta così a MeridioNews il diciottesimo posto ottenuto alla Maratòn Valencia Trinidad Alfonso EDP, corsa proprio nella città spagnola. Il tempo di 2 ore 18 minuti e 50 secondi rappresenta il suo record personale, ma soprattutto il settimo tempo registrato tra atleti di nazionalità italiana nel 2016. Anche se a detta sua il risultato avrebbe potuto essere ancora migliore. Il rammarico dipende «dal fatto che tirava vento, soprattutto contrario, dal 30esimo al 35esimo chilometro. Questo di fatto ha compromesso un crono ancora migliore». Classe 1988, la sua distanza preferita è la mezza maratona di cui è stato per tre volte campione italiano (due nella categoria junior e una nelle promesse), anche se in più di un’occasione si è cimentato nella distanza dei 42,195 m.
Il suo migliore risultato nella maratona resta l’undicesimo posto ottenuto a Torino nel 2013, mentre nella città spagnola aveva già ottenuto, lo scorso anno, il ventitreesimo posto. Brancato ha definito il percorso della città valenciana «velocissimo, il più veloce e piatto a cui abbia mai preso parte». La sua preparazione si è svolta in Sicilia, al caldo, senza particolari intoppi e adesso nell’ambiente si vocifera che questo risultato potrebbe fruttargli la convocazione in Nazionale: «Sarebbe la mia terza convocazione in azzurro – continua l’atleta – dopo ben 15 anni di attività agonistica, la prima nel settore assoluto che segue le due precedenti nelle categorie giovanili. Sicuramente sarebbe un ulteriore stimolo per affrontare di nuovo allenamenti duri e tanti sacrifici».
A proposito di sacrifici, a cui gli sportivi sono spesso costretti, Brancato risponde così: «Cerco di non farmi mancare nulla. Di sicuro, affetti personali e amicizie sono le prime cose a cui si ruba tempo. Per tutta la giornata alimentazione e riposo sono scanditi dai doppi allenamenti giornalieri, per cui il tempo per fare altro è davvero risicato ed è necessario incastrarlo ad hoc». Brancato ha una lunga carriera alle spalle e non manca di dare consigli ai giovani che vogliano iniziare a cimentarsi nelle varie specialità dell’atletica. «La ricetta giusta per fare bene – conclude il maratoneta – è divertirsi sempre e comunque. Anche a prescindere dal risultato. Questo perché chi fa sport e si tiene in movimento è una persona felice e ha già vinto nella vita».