Manifesti abusivi, la città si ripulisce Il «raschietto sociale» all’opera in via Etnea

«Guanti, sacchi, acqua e tanto olio di gomito». Serve questo, insieme a buona volontà e senso civico, per partecipare alla seconda edizione di Catania pulisce Catania – Save the CT. Cos’è lo dice il nome stesso: un gruppo di volontari etnei che si rimbocca le maniche per ripulire una parte del centro storico della città dalle affissioni abusive – elettorali e non solo – attaccate su muri, pali della luce, cestini per i rifiuti, cartelli stradali, panchine, fermate dei bus… Adesivi, volantini e poster che inquinano ogni angolo del salotto buono dei catanesi: la via Etnea. Ma i cittadini si sono stancati e lunedì mattina, raschietto in una mano e spruzzino nell’altra, si daranno appuntamento in via Nicola Spedalieri (accanto alla Rinascente) per fare la loro parte nel rendere la via principale di Catania più decorosa e bella.

L’idea – nata lo scorso maggio grazie alla collaborazione tra il consorzio Centro commerciale natutale via Etnea e la pagina Facebook CATANIA – ha uno «scopo didattico: fare capire ai catanesi che il valore della città è di tutti – spiega Domenico Ferraguto del Ccn – e che non si deve massacrare con noncuranza e teppismo». Vandalismo culturale come quello dei writer che, secondo il membro del consorzio, «scarabocchiano monumenti e palazzi con tag e graffiti», ma anche commerciale. Il più diffuso, perché «la maggior parte delle affissioni abusive sono di annunci pubblicitari».

Ma il Centro commerciale naturale non è nuovo alla lotta alle affissioni abusive, ancori di più in vista delle elezioni regionali del 28 ottobre. Qualche settimana fa, infatti, il consorzio ha dichiarato guerra aperta ai manifesti elettorali appiccicati impunemente in ogni superficie piana del centro storico e dell’intera città. Una campagna pubblicitaria sui social network per i candidati che «violano la legge, che saranno anche denunciati alle autorità competenti», assicura Ferraguto. «Ai due casi già segnalati, lunedì se ne aggiungeranno un altro paio», anticipa. Un’iniziativa che, come Catania pulisce Catania, contrasta senza mezzi termini le affissioni «selvagge e indecorose», per rispettare «l’esigenza di tutti i cittadini di godersi una città più pulita».

«A maggio siamo partiti dal bisogno di rimuovere le affissioni abusive e abbiamo lanciato un’iniziativa sul web tramite Facebook – racconta Ferraguto – coinvolgendo 26 volontari». Adesso, nell’edizione autunnale, il popolo del «raschietto sociale» – come li definisce ironizzando l’organizzatore – replica l’impegno. Con un evento sul social network di Mark Zuckerberg, tramite cui è possibile aderire alla giornata di pulizia, e una serie di hashtag#nospamadv, #nospamelettorale e #ctcleanct – per rilanciare l’iniziativa anche su Twitter e coinvolgere la gente che vuole contribuire. Con una novità. Alla pulizia si aggiunge anche la voglia di combattere il degrado in cui versano le pensiline dell’Amt, «vittime di numerosi atti indecorosi e prede dell’affissione selvaggia». Perché, come spiega Ferraguto, «la partecipata comunale da un anno non ha più alcun contratto con agenzie pubblicitarie e le pensiline sono in stato di abbandono». «Ridaremo decoro a una delle pensiline di corso Sicilia apponendo due pannelli con immagini di Catania, realizzate dal fotografo Salvo Puccio». In piena legalità. «Abbiamo chiesto e ottenuto un’autorizzazione dal gabinetto del sindaco e i pannelli rispetteranno le misure richieste dal vecchio bando per le affissioni pubblicitarie», assicura.

Appuntamento domani mattina alle 10 in via Nicola Spedalieri. Per partecipare basta presentarsi al punto di raccolta, «ma è preferibile accreditarsi tramite l’evento Facebook, a cui già si sono iscritte circa 40 persone», specifica il promotore. Il tratto di via Etnea interessato dalle attività è quello che si estende da viale XX Settembre a piazza Stesicoro. Gli organizzatori metteranno a disposizione dei partecipanti il materiale per la pulizia, ma «chiunque volesse contribuire portando con sé raschietti, spruzzini e sacchetti è il benvenuto», afferma Ferraguto.

[Foto di Via Etnea Catania (CCN)]


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