Rientrava da un viaggio all’estero, ma anziché i familiari, al suo ritorno ha trovato la guardia di finanza con un’ordinanza di custodia cautelare. Rosario Riela – fratello di Francesco e Filippo, proprietari dell’omonima azienda di trasporto e affiliati al clan Santapaola – è accusato di concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso. I fratelli, già detenuti in carcere, hanno ricevuto notifiche simili martedì 26 giugno nel corso dell’operazione Apate. Per Rosario, resosi irreperibile in questa settimana, la notifica è stata presentata stanotte all’aeroporto di Catania.

Secondo gli inquirenti, i tre fratelli avrebbero continuato a controllare l’azienda, sequestrata nel 1999, attraverso il consorzio Se.Tra. Gli inquirenti hanno sequestrato beni per 30 milioni di euro in aziende, auto di lusso e una stazione di servizio a Monte Po. Inoltre,  26 persone legate a vario titolo al consorzio sono state accusate di intestazione fittizia di beni e truffa ai danni dello Stato. Prestanome, senza dubbio, ma anche alcuni familiari degli stessi Riela e di esponenti importanti del clan Santapaola.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia etnea, potrebbero essere utili per chiarire i motivi che hanno portato al fallimento del gruppo Riela che ha chiuso ufficialmente i battenti lo scorso 30 aprile. I dipendenti, a ridosso della chiusura, avevano accusato proprio la Se.Tra del fallimento della nuova gestione. Sono interessanti anche i legami con altri gruppi – come la famiglia Lo Piccolo di Palermo e  i Nardo di Lentini – stretti dai Riela per ottenere il permesso per l’espansione verso nuove aree di mercato.