I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Messina, hanno sequestrato beni nei confronti di due indagati per mafia a Tortorici e Barcellona Pozzo di Gotto in seguito agli accertamenti di carattere patrimoniale, che secondo gli investigatori hanno consentito di verificare e documentare che uno dei due, è «esponente con ruolo apicale della famiglia mafiosa tortoriciana, attualmente detenuto dopo essere stato, arrestato il 15 gennaio 2020 nell’ambito dell’operazione Nebrodi e condannato in primo grado dal Tribunale di Patti alla pena di 16 anni e 4 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso, plurime truffe aggravate in concorso per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed impiego di denaro di provenienza illecita e trasferimenti fraudolenti di valori».
Il sequestro di beni è stato eseguito anche nei confronti di un altro detenuto, condannato, già nel 2007, in via definitiva per associazione di tipo mafioso I beni sequestrati, intestati anche ai familiari degli indagati hanno riguardato, per l’appartenente alla famiglia tortoriciana, tre imprese agricole di Tortorici e numerose particelle censite al catasto terreni del comune di Centuripe (Enna), per un valore complessivo di circa 90.000 euro, mentre, per quanto riguarda l’esponente della famiglia barcellonese, un immobile adibito a uso commerciale, situato a Barcellona Pozzo di Gotto, per un valore stimato di circa 50.000 euro.
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