Agatino Litrico, 41enne, è accusato di aver gestito il traffico di droga per conto del clan Cappello. Per questo motivo le fiamme gialle hanno controllato il patrimonio dell'uomo, esaminando le entrate dichiarate e il tenore di vita grazie a un software creato dalla guardia di finanza
Mafia, sequestrati beni per tre milioni di euro Sigilli a immobili, conti e un peschereccio
Un patrimonio che ammonta a circa tre milioni di euro è stato sequestrato ad Agatino Litrico, 41enne accusato di appartenere al clan Cappello. I fondi, secondo gli inquirenti, sarebbero stati accumulati grazie al traffico di droga diretto per conto della famiglia mafiosa. Le indagini sono partite già dal 2009, quando Litrico è stato arrestato per reati legati al traffico di stupefacenti.
I sigilli sono stati imposti a tre immobili e tre appartamenti (tutti a Catania), un’impresa dedita alla pesca a strascico e il peschereccio Caimano (nome anche dell’operazione odierna), un’auto, un furgone, due depositi a risparmio e un conto corrente.
Gli uomini della guardia di finanza, esaminando le entrate dell’uomo e del nucleo familiare, hanno accertato che il tenore di vita non coincideva con le entrate dichiarate. Per esaminare la situazione patrimoniale è stato utilizzato un apposito software, Molecola, sviluppato proprio dalle fiamme gialle. L’applicazione analizza tutte le informazioni relative alle situazioni economiche confrontando i dati disponibili.