Estraneo a ogni ipotesi di voto di scambio politico-mafioso. Avrebbe rigettato ogni accusa contestata Giuseppe Castiglione, il deputato regionale del Movimento per l’autonomia arrestato ieri dai carabinieri insieme ad altre 18 persone nell’ambito dell’operazione antimafia Mercurio, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania sul clan Santapaola-Ercolano. Davanti alla giudice per le indagini preliminari (gip) il […]
Foto della pagina Facebook Giuseppe Castiglione
Voto di scambio politico-mafioso, Giuseppe Castiglione si dichiara estraneo alle accuse
Estraneo a ogni ipotesi di voto di scambio politico-mafioso. Avrebbe rigettato ogni accusa contestata Giuseppe Castiglione, il deputato regionale del Movimento per l’autonomia arrestato ieri dai carabinieri insieme ad altre 18 persone nell’ambito dell’operazione antimafia Mercurio, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania sul clan Santapaola-Ercolano. Davanti alla giudice per le indagini preliminari (gip) il politico si sarebbe difeso rigettando ogni accusa contestata e proclamandosi estraneo a ipotesi di voto di scambio politico-mafioso. Castiglione avrebbe risposto per circa un’ora alla gip nell’interrogatorio di garanzia alla presenza di una pubblica ministera e del proprio legale, che ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale del riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Castiglione avrebbe spiegato i suoi rapporti con Domenico Colombo, uno degli indagati, e avrebbe sottolineato di non sapere di suoi eventuali legami con la criminalità organizzata e che lo conosceva perché era un dipendente dell’Amts, la società che a Catania si occupa del trasporto pubblico sugli autobus e della sosta. Castiglione avrebbe tenuto la stessa posizione per spiegare i legami con Giuseppe Coco. Si sarebbero impegnati per la sua campagna elettorale. Castiglione avrebbe sostenuto che gli unici interventi fatti sono stati per il quartiere di Librino: gli segnalavano una buca per strada o un’aiuola da potare e lui si attivava, avrebbe detto il politico alla gip. Anche Rosario Bucolo, altro indagato dell’inchiesta, gli avrebbe chiesto un intervento per una piazzetta abbandonata: «Ho preso il motorino, sono andato, ho verificato e ho sollecitato un intervento per la risistemazione», avrebbe spiegato Castiglione.
Sul regolamento sul cimitero approvato in Consiglio comunale quando lui ne era il presidente, poco prima di dimettersi e di candidarsi alle Regionali in Sicilia del 2022, Giuseppe Castiglione avrebbe spiegato che l’atto è stato presentato dall’allora giunta in carica. Il politico avrebbe detto che gli era stato sollecitato perché c’era il rischio di perdere un finanziamento da un milione di euro. Per questo avrebbe convocato la capigruppo e l’avrebbe poi portata in Aula. «Ma la delibera come è arrivata è stata votata e approvata, senza alcuna variazione, senza emendamenti, non sono intervenuto, che altro potevo fare…», avrebbe spiegato Castiglione durante l’interrogatorio di garanzia. Oltre a essere deputato all’Assemblea regionale siciliana, Castiglione è membro della commissione regionale Antimafia.