Dodici appartamenti, molte autovetture e tre aziende edili, intestate a parenti e amici di due esponenti di spicco dei clan, già detenuti. L'operazione è stata interamente condotta dalla Dia, che ha notato degli anomali flussi finanziari per centinaia di migliaia di euro nei conti correnti degli indagati. Guarda il video
Mafia, colpo al clan Pillera-Cappello Sequestrati beni per 5 milioni di euro
Sequestrato un patrimonio per una cifra stimata in cinque milioni di euro a due esponenti del clan mafioso Pillera-Cappello. Si tratta di Antonino Stellario Strano, 58 anni, ritenuto un esponente di spicco del clan, e di Salvatore Rapisarda, 65 anni, entrambi attualmente detenuti. Sequestrate dalla Dia, direzione investigativa antimafia, 12 appartamenti, di cui 4 personali e 8 ancora intestati a tre imprese edili tutte operanti nel catanese, anch’esse sequestrate. Sono la Rapisarda costruzioni srl, la Edilia costruzioni srl e la Tecnocem srl, il cui capitale sociale era intestato fittiziamente a parenti e figli di Stellario Strano e Rapisarda. Sequestrate anche numerose autovetture e ben 21 rapporti bancari.
Proprio le investigazioni sui flussi finanziari condotte dalla Dia avevano evidenziato, oltre ad anomali movimenti bancari per centinaia di migliaia di euro, un divario tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dagli indagati. L’operazione si è quindi svolta a seguito di una sentenza che imponeva il sequestro dei beni emessa della sezione penale misure preventive del tribunale di Catania, che ha accolto la proposta del direttore della Dia, il dottor Alfonso D’Alfonso.
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