Mafia, anniversario della morte di Pippo Fava Gli appuntamenti per ricordare il giornalista

Sono passati 34 anni dalla morte di Giuseppe Fava, giornalista e scrittore, ucciso dalla mafia a Catania la sera del 5 gennaio 1984. In città sono previsti una serie di appuntamenti per ricordare l’impegno di un professionista con la schiena dritta che dava fastidio a boss e colletti bianchi. Un connubio che poi ha decretato la sua condanna a morte con cinque colpi di pistola, mentre si trovava nei pressi del teatro Giovanni Verga, a bordo della sua Renault. Alle 17, da piazza Roma, il via a una manifestazione promossa da associazioni e movimenti con in testa la redazione de i Sicilia giovani. Alle 18 il serpentone di persone si radunerà in via Fava, un tempo via dello Stadio, dove è previsto un presidio accanto alla lapide.

Alle 19 l’appuntamento è al teatro Verga, per un dibattito con la partecipazione di Claudio Fava. Il faccia a faccia con il deputato regionale e figlio del giornalista, sarà preceduto dalla proiezione del trailer di Prima che la notte. Film ispirato al volume di Claudio Fava e Miki Gambino sulla redazione de I Siciliani e sulla figura di Pippo Fava. Nell’ambito del dibattito al teatro Verga ci sarà anche la consegna del premio Fava 2018. Riconoscimento alla memoria che durante questa edizione verrà consegnato alla sorella della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Rimasta uccisa in un attentato dinamitardo nell’ottobre 2017. Alle 21 nei locali dell’associazione Gapa, nel quartiere San Cristoforo in via Cordai, si terrà l’assemblea della redazione de i Siciliani giovani.

Questa mattina, su richiesta della fondazione La città invisibile, si è svolto un concerto nell’area partenze dell’aeroporto di Catania, con i piccoli allievi dell’orchestra Infantile Falcone-Borsellino che hanno suonato per ricordare la memoria di Fava. Anche dal mondo delle istituzioni sono stati diversi i messaggi per il giornalista originario di Palazzolo Acreide ma catanese d’adozione. Il presidente del Senato Pietro Grasso in un post su Facebook ha scritto: «La sua colpa è stata quella di raccontare sempre la verità, svelando gli intrecci tra mafia, politica e affari della sua Catania». Sulla stessa linea anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: «Pippo Fava ha rappresentato, in anni bui della politica e dell’informazione in Sicilia, un’esperienza umana e professionale unica, una storia di indipendenza, coraggio e lucida capacità di analisi che ha lasciato il segno non soltanto nella nostra regione».

Il Comune di Catania, su richiesta della Fondazione Fava, ha invece donato il denaro, originariamente utilizzato per l’acquisto di una corona da deporre sotto la lapide, all’acquisto di un violino. Lo strumento musicale sarà donato a un giovane allievo dell’istituto Angelo Musco, nel quartiere periferico Librino. La cerimonia di consegna è prevista oggi pomeriggio alle 18 in via Fava. 


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