Sette in tutto gli imputati. La pena più alta, 20 anni, è stata chiesta per il presunto capomafia della cosca, Carmelo Bartolomeo. Mentre per Gioacchino Di Bella la pm ha chiesto l'assoluzione. Il processo è scaturito dall'inchiesta della Dda Reset due
Mafia, alla sbarra clan di Bagheria Chiesto mezzo secolo di carcere
Oltre mezzo secolo di carcere per sei dei sette imputati a processo con l’accusa di appartenere al clan mafioso di Bagheria. Questa la richiesta del pubblico ministero della Dda Francesca Mazzocco.
La pena più alta, 20 anni, è stata chiesta per Carmelo Bartolomeo, capomafia della cosca bagherese. Dodici anni sono stati chiesti per Pietro Flamia, sette per Luigi Di Salvo e Rosario La Mantia, sei per Alessandro Vega, due per Antonio Lepre. Erano accusati a vario titolo di associazione mafiosa ed estorsione.
Per il settimo imputato, Gioacchino Di Bella, è stata chiesta l’assoluzione. Il processo nasce da un’inchiesta della Dda denominata Reset due.