Don Angelo Chillura, parroco della Basilica dell'Immacolata di Agrigento,vittima di una intimidazione sulla quale indaga la Procura della Città dei Templi
Macabra intimidazione ad un prete Una volpe morta davanti la canonica
Macabro avvertimento nei confronti di don Angelo Chillura, parroco della Basilica dell’Immacolata di Agrigento. Il sacerdote ha trovato davanti alla porta d’ingresso della canonica, in via Pirandello, una volpe uccisa a colpi di fucile ed un proiettile inesploso oltre ad una bottiglia d’acqua.
Sull’episodio indagano i carabinieri coordinati del Procuratore della Repubblica, Renato Di Natale, e dal Procuratore aggiunto Ignazio Fonzo. Dalle riprese di videosorveglianza si intravede un giovane incappucciato avvicinarsi, a bordo del suo scooter, al portone dell’abitazione del prete in via Pirandello.
«Il macabro avvertimento a don Angelo Chillura – dice Vittorio Messina, presidente della Camera di commercio della Città – è di una gravità estrema e merita pertanto la massima attenzione da parte delle forze dell’ordine, la cui professionalità ci rassicura, ma anche la più ampia solidarietà’ da parte di tutta la comunità agrigentina oltre ad una reazione ferma per respingere prassi intimidatorie rivolte a turbare lo svolgimento di attività che contengono un forte messaggio etico con una condanna ferma della cultura mafiosa inconciliabile con gli insegnamenti della Chiesa.
«A prescindere dalle motivazioni di chi ha compiuto il vile gesto intimidatorio e di chi eventualmente lo ha commissionato, si tratta di un segnale che per il bersaglio scelto, non può passare inosservato e verso il quale non si può reagire con indifferenza. Le forze dell’ordine sapranno fare certamente il loro lavoro e assicureranno presto alla giustizia i colpevoli, ma intanto si deve creare un cordone umano che si deve stringere attorno a don Angelo per quello che rappresenta come testimone di un impegno non solo pastorale, ma di alto profilo sociale».