Egregio direttore,
“Ma lo sapete che le famiglie siciliane non potranno pagare Imu e Tares?”
Egregio direttore,
anch’io, come mio marito, sono diventata un’attenta lettrice del vostro giornale. Proprio ieri ho letto un articolo nel quale illustravate il Fiscal Compact, argomento sul quale tornate spesso. Ma siete proprio sicuri che, in base a questo trattato internazionale, l’Italia dovrà pagare 50 miliardi di euro all’anno per i prossimi vent’anni?
A me questa cifra sembra fuori dalla grazia di Dio. L’Italia non è in grado di rispettare un impegno finanziario così gravoso. Non sono un’economista, ma una professoressa di Lettere. Ma non c’è bisogno di essere economista per capire che le famiglie italiane sono allo stremo. (a sinistra, foto tratta daogliastricolento.asmenet.it)
Voi parlate di Fiscal Compact: ma lo sapete che la maggior parte delle famiglie siciliane non avranno i soldi per pagare i soldi per pagare l’Imu e la Tares? E molti non potranno nemmeno chiedere i soldi in prestito alle banche, perché le banche non prestano più soldi, anzi rivogliono indietro i soldi che hanno prestato.
Forse dovreste informarvi un po’ meglio. Io e mio marito abbiamo chiesto in giro tra i nostri amici e ci hanno detto che il Fiscal Compact esiste, ma che non prevede un simile esborso per il nostro Paese.
lettera firmata
Egregia signora,
ci dispiace smentirla, ma noi ci siamo già informati. La cifra è proprio quella che abbiamo indicato: 50 miliardi di euro all’anno per i prossimi vent’anni. Questi soldi l’Italia dovrà ‘immolarli’ sull’altare dell’Unione Europea. Su un elemento, forse, lei ha ragione: e cioè sull’inizio di questo pagamento.
Con l’aria che tira – visto che ancora il nostro Paese non ha un Governo – non crediamo che ci sarà la possibilità di ‘onorare’ questo nuovo ‘debito’ demenziale. Anche perché, se il Governo che si insedierà proporrà di aggiungere nuove tasse, beh, in Italia scoppierebbe la rivoluzione.
Secondo noi, l’unico modo che ha l’Unione Europea per farsi pagare il Fiscal Compact dal nostro Paese è quello di mettere in atto il metodo Cipro: e, cioè, ‘svaligiare’ i conti correnti degli italiani. Anche se, a differenza di quello che non è accaduto a Cipro, qui da noi, se un’eventualità del genere dovesse verificarsi, scoppierebbe un gran bordello.
Anche perché, detto in parole semplici, diciamo che in Italia la gente ha già le scatole sufficientemente ‘gonfie’ di Unione Europea, euro, Bce, eurogruppi, Commissione Europea, Parlamento Europeo, Fmi e via continuando.
Noi crediamo – e lo scriviamo da un anno – che l’unico modo per liberarsi dal Fiscal Compact è uscire dall’Unione Europea e, quindi, salutare l’euro e tornare alla vecchia lira. Insomma, fare, grosso modo, quello che ha fatto qualche anno fa l’Argentina. (a destra, foto tratta da linipendenza.com)
Forse il fatto che il nuovo Papa sia argentino è un segno del destino.
Quanto alla sua domanda: “Ma lo sapete che la maggior parte delle famiglie siciliane non avranno i soldi per pagare i soldi per pagare l’Imu e la Tares?”, beh, noi lo sappiamo benissimo. A non saperlo sono Mario Monti, il Pd di Pierluigi Bersani e il Pdl di Silvio Berlusconi che, nella primavera dello scorso anno, hanno avallato il Fiscal Compact, anche se ora fanno finta di non sapere nulla (il quarto che ha detto “sì” al Fiscal Compact è stato Pierferdinando Casini on la sua Udc, ormai “Ei fu…”).
E’ a questi signori che lei deve ‘girare’ la domanda. Chissà, magari gli rispondono, visto che sono tanto bravi a chiacchierare…
la redazione