Mentre i proprietari facevano il bagno, i due uomini - di 26 e 25 anni - portavano via le borse e scappavano con un furgone. L'obiettivo erano gli smartphone custoditi dentro agli zaini, che potevano facilmente essere rivenduti sul mercato. Le segnalazioni al 113 hanno permesso agli agenti di polizia di fermare i ladri
Lungomare, rubavano zainetti nei solarium Denunciati. Vendevano cellulari a ricettatore
Hanno 26 e 25 anni. Sono i due giovani che sono stati arrestati ieri dalle volanti della polizia con l’accusa di concorso in furto aggravato. Sebastiano Giacinto Monteforte e G.U. avrebbero rubato degli zaini dal solarium di piazza Europa e da quello di fronte all’istituto nautico, in giorni diversi, scappando con un furgone.
Due giorni fa, intorno a mezzogiorno, dalla piattaforma sul lungomare di Catania erano stati portati via tre zainetti, lasciati incustoditi dai loro proprietari che si erano allontanati per fare il bagno. Dentro alle borse c’erano cinque telefoni cellulari. Ieri mattina, mentre una volante faceva la spola tra piazza Europa e piazza Mancini Battaglia, intorno alle 11 sarebbe arrivata una nuova segnalazione al 113. Di nuovo tre zaini portati via da un giovane che era poi salito su un furgoncino. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno intercettato il mezzo che viaggiava verso Cannizzaro e lo hanno seguito.
A distanza, gli agenti hanno visto che il veicolo entrava all’ospedale Cannizzaro, per fermarsi in un’area di sosta. Dove il guidatore aveva iniziato a rovistare negli zaini appena rubati. Si trattava di Sebastiano Monteforte, incensurato, autotrasportatore. L’uomo aveva con sé un cellulare che, dopo una verifica sul numero di serie, veniva identificato come uno di quelli trafugati dal solarium giovedì.
Monteforte, a quel punto, avrebbe confessato di essere stato lui, con la complicità del cognato, ad aver rubato i tre zainetti dal solarium di fronte all’istituto nautico e di aver venduto i cellulari, a eccezione di uno, a un ricettatore di origini africane. Poche ore dopo, il cognato di Monteforte, G.U., si sarebbe costituito in commissariato. È stato denunciato a piede libero. Il 26enne, invece, è stato messo agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.