Fa troppo caldo la mattina perché i catanesi decidano di andare a passeggio tra piazza Europa e piazza Mancini Battaglia invece che al mare. Così l'amministrazione etnea fa un passo indietro e cambia gli orari in cui viale Artale Alagona e viale Ruggero di Lauria saranno interdetti al traffico. Sì al pomeriggio e alla prima serata. Anche perché domenica 6 luglio i 25mila cittadini che sono scesi in strada l'hanno fatto a partire dalle 17
Lungomare liberato, ad agosto si cambia Sarà chiuso alle automobili dalle 16 alle 23
Il Comune di Catania aggiusta il tiro e cambia gli orari di chiusura al traffico del lungomare etneo, nel tratto di strada che va da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia. La prima domenica di agosto, la circolazione sarà interdetta alle automobili dalle 16 alle 23, invece che dalle 9 alle 20, come nelle due edizioni appena trascorse dell’iniziativa. Una soluzione, quella dello spostamento al pomeriggio e alla serata, presa alla luce del fatto che il caldo della mattina spinge i catanesi in spiaggia, invece che a passeggio.
I commercianti della zona, del resto, lo avevano caldeggiato: «Di mattina si poteva giocare a calcio in mezzo alla strada aveva detto qualcuno il 6 luglio Non c’era un’anima». E Giuseppe Ternullo, gestore del Cafè de Paris, aveva anticipato la sua intenzione di non aprire il locale al mattino, se l’amministrazione non avesse fatto un passo indietro. «Nelle ore più calde della giornata, di mattina e nel primo pomeriggio, non abbiamo visto un cliente», aveva dichiarato, amareggiato, a CTzen.
Del resto, solo dalle 17 in poi viale Ruggero di Lauria e viale Artale Alagona si sono riempiti di cittadini. Circa 25mila, secondo le stime della polizia municipale. Molti dei quali hanno chiesto più attrazioni, musica e concerti. Oltre che l’allargamento del marciapiede e la creazione di una pista ciclabile perenne, che possa rendere fruibile il lungomare anche a chi non usa l’auto. Non solo per una domenica al mese, ma per tutto l’anno. Ipotesi, quest’ultima, sulla quale il primo cittadino Enzo Bianco si è già detto possibilista, in passato.
Alcune proposte per migliorare l’iniziativa arrivano da Mirko Viola, membro di Cittàinsieme e tra i promotori della petizione che ha dato il via alla chiusura del lungomare. «Coinvolgere i commercianti, perché c’è bisogno di spazi per ombrelloni e tavolini come punti ristoro. I bar e i ristoranti possono fare la loro parte e l’Amministrazione non può fare a meno di coinvolgerli. Riempire di attività ed iniziative quella che altrimenti rimane una strada chiusa al traffico. Anche qui, l’Amministrazione deve fare la sua parte facendosi promotrice di un palinsesto aperto al contributo di tutti. Multare tutti i veicoli non autorizzati che transitano o posteggiano al borghetto di San Giovanni Li Cuti e realizzare un’operazione straordinaria di pulizia della scogliera».