Due giorni dopo essere stato tirato in ballo da una dettagliata inchiesta del settimanale 'centonove', il governatore chiama in causa i mafiosi per una storia di 40 giorni fa. Come mai non replica al periodico messinese?
L’ultima di Crocetta: “La mafia dietro l’incidente alla mia scorta”. E ci pensa dopo le notizie dell’inchiesta su di lui?
DUE GIORNI DOPO ESSERE STATO TIRATO IN BALLO DA UNA DETTAGLIATA INCHIESTA DEL SETTIMANALE ‘CENTONOVE’, IL GOVERNATORE CHIAMA IN CAUSA I MAFIOSI PER UNA STORIA DI 40 GIORNI FA. COME MAI NON REPLICA AL PERIODICO MESSINESE?
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in un’intervista al Sunday Times, dice che pensa ogni giorno di morire. Siamo davanti a una rivisitazione della bella canzone cantata da Patty Bravo dal celebre motivo, “Dimmi che non vuoi morire”? Non esattamente. Qui la musica è quella dell’Antimafia. La solita musica di Crocetta & compagni, per capirci.
Due giorni dopo una denuncia pesantissima lanciata dal settimanale Centonove con una documentatissima inchiesta – che, detto per inciso, il governatore non ha smentito – Crocetta si ricorda dell’incidente capitato alla sua scorta il 21 settembre scorso. Quando un’automobile ‘civetta’ con due agenti e un assistente del presidente un po’ ‘abusivo’ a bordo è finita addosso a uno dei divisori al casello autostradale di Cassibile, lungo l’autostrada Siracusa-Catania.
In realtà, di quest’incidente non si è capito molto. A parte le ipotesi ‘espressioniste’ lanciate stasera dal governatore.
Da Crocetta ci saremmo aspettati una replica all’inchiesta di Centonove. Dove, tra le tante cose inquietanti che lo toccano da vicino, si muovono accuse pesanti sulla gestione di un appalto. Guarda caso un appalto che rigurda ‘a munnizza, settore molto caro al sistema di potere al quale lo stesso presidente della Regione fa capo.
In compenso, parliamo di un incidente accaduto circa 40 giorni addietro. Che ora si colora di mafia. Insomma, parafrasando un detto siciliano, per un antimafioso un mafioso e mezzo!
Centonove e i (pochi) giornali che hanno ripreso la notizia svelano fatti che il governatore non smentisce? Allora cambiamo discorso: facciamoci entrare la mafia & l’antimafia.
“Continuo a ricevere minacce dalla mafia, ma mi sono abituato a non avere paura.
Chissà se a Palazzo d’Orleans, oltre ad occuparsi delle minacce di mafia, trovano anche il tempo di occuparsi degli appalti sui rifiuti: come l’appalto sull’immondizia di Gela di cui si parla nell’inchiesta di Centonove…
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