La 50° edizione del Taormina BNL Filmfest festeggia Il mezzo secolo di vita, proponendo una retrospettiva delle pellicole che hanno scandito la storia della rassegna siciliana.
La manifestazione si è aperta domenica 13 giugno con un omaggio a Nino Manfredi, recentemente scomparso; a questo proposito sono stati proiettati: “Brutti sporchi e cattivi” di Ettore Scola, e “Nell’anno del signore” di Luigi Magni.
Quest’ultimo film in particolare è stato scelto dallo sceneggiatore per la sua lezione.
Luigi Magni, autore romano nato a Roma il 21 marzo 1928 e innamoratissimo della sua città, raggiunge l’esordio nel 1968 con “Faustina” ; con Il successivo “Nell’anno del Signore” (1969) si definiscono le sue linee espressive cinematografiche: in continuo ondeggiare tra commedia tragica, farsa e melodramma.
Molto spesso le sue storie prendono spunto da fatti di cronaca o da personaggi storici, come lui stesso ci spiega durante la lezione che ha subito seguito Il film; infatti, dopo aver risposto ad alcune domande, dice: “Essendo un film del ’69, ed essendo quello un anno di incertezze ed insoddisfazioni, Il messaggio mi sembra piuttosto recente, contemporaneo direi”.
“Nell’anno del signore”, con Nino Manfredi, Claudia Cardinale, Alberto Sordi e Ugo Tognazzi, è un film anticlericale, narra la storia di due carbonari che nella Roma papalina compiono un attentato e subito dopo vengono catturati e condannati alla ghigliottina. Un gruppo di popolani romani tenta di salvarli ma inutilmente. Solo il “Cornacchia” detto Pasquino (Nino Manfredi), vero protagonista del film, continuerà ad essere la voce del popolo, scrivendo versi irriverenti sulla statua di Marco Aurelio in nome della Libertà.
Fra gli altri film di Magni ricordiamo: “Scipione detto anche l’africano” (1970), “La Tosca” (1973),
“Basta che non si sappia in giro”, “Nel nome del popolo sovrano” (1990), “Nemici d’infanzia” (1995) e “La carbonara” (1999).
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