L’Udc abbandona il Governo di Rosario Crocetta?

NON C’E’ ACCORDO TRA IL PRESIDENTE E IL PD. E NEMMENO CON LO SCUDOCROCIATO. PARTITO CHE, IERI SERA, AVEVA GIA’ PRONTI I NOMI DEI DUE ASSESSORI. MA IL GOVERNATORE, OGGI, NON VUOLE DEPUTATI IN GIUNTA

Su facebook, Giampiero D’Alia, leader dell’Udc siciliana, scrive il seguente post:

“Non mi pare che allo stato ci siano le condizioni che consentano la partecipazione dell’Udc al Governo Crocetta, se si vuole snaturare l’accordo elettorale tra noi e il centrosinistra per un Governo del cambiamento e delle riforme, preferendo la nascita di qualcosa di diverso che somiglia più al vecchio Governo di Raffaele Lombardo. Per questo penso sia necessario a fine settimana convocare il comitato regionale del partito e il gruppo parlamentare all’Ars, così da assumere decisioni definitive al riguardo e nell’interesse dei siciliani”.

La dichiarazione di D’Alia arriva dopo che l’ennesimo vertice di maggioranza (che in realtà non c’è, perché il Governo Crocetta, all’Ars, non ha una maggioranza) è finito in un nulla di fatto.

La situazione è complicata perché le posizioni tra i Partiti di Governo – e, in qualche caso, anche all’interno dei Partiti) – sembrano inconciliabili.

Tra PD e Crocetta, ad esempio, le distanze sono enormi. Il Partito Democratico, per bocca del suo segretario regionale, Fausto Raciti, chiede l’azzeramento della Giunta. Mentre il Governatore sarebbe disposto a cedere due o, al massimo, tre assessorati al PD.

Non mancano, poi, i problemi tra l’Udc e Crocetta.

A complicare tutto c’è la posizione dello stesso governatore che prima aveva detto sì ai politici in Giunta (domenica scorsa all’assemblea regionale del PD siciliano). Ma adesso – come gli capita spesso – ha cambiato opinione: non li vuole più.

In particolare, Crocetta non vuole i deputati al Governo. E questo spariglia le carte. Perché ieri sera l’accordo tra Crocetta e l’Udc sembrava raggiunto: gli assessori avrebbero dovuti essere il capogruppo all’Ars, Lillo Firetto, e il segretario regionale, Giovanni Pistorio. Ma oggi, come già detto, Crocetta ha cambiato idea.

Il gioco di Crocetta non è semplice da interpretare. Con molta probabilità, il ritorno del “no” ai politici in Giunta punta a convincere il PD a candidare Giuseppe Lumia alle elezioni europee. Per Lumia, che ha alle spalle una quantità ‘industriale’, si dovrebbe trattare della terza deroga al regolamento del Partito che prevede un certo numero di legislature.

Tra l’altro, Lumia non vuole solo la candidatura; vuole assicurata l’elezione: e qui il gioco di complica ulteriormente, perché nel PD questo personaggio non è molto popolare. Insomma, per eleggerlo al Parlamento europeo se lo dovono ‘caricare sulle spalle’ i dirigenti del Partito Democratico siciliano in grado di ‘girare’ i voti. Tra questi, ad esempio, Mirello Crisafulli, con il quale lo stesso Lumia ha polemizzato aspramente qualche mese fa.

D’altra parte, il primo a volere Lumia a Strasburgo è Crocetta che, spedendo Lumia a Strasburgo, libererebbe il posto di senatore per il suo amico Antonio Presti. Non solo. Liberatisi di Lumia, personaggio ormai ‘pesante’ e ‘ingombrante’, i dirigenti del Megafono potrebbero pensare a un rilancio del Movimento con la leadership di Presti.

Da qui la partita del governatore con il PD: darà il via al rimpasto della Giunta solo quando avrà la certezza che Lumia sarà in lista ed eletto.

Ma poiché la certezza non potrà mai averla – perché anche se candidato, Lumia incontrerà difficoltà anche da candidato – non è da escludere che questa storia del rimpasto, come scriviamo da qualche settimana finisca a ‘bordello’.

D’altra parte, nemmeno Crocetta può tirare troppo la corda. Perché se Roma il PD s’incazza, commissariano la Sicilia il governatore verrebbe definitivamente provato del ‘giocattolo’.

In tutto questo Crocetta sta sacrificando l’Udc. Già in questo Partito sono infastiditi dal fatto che, con il rimpasto, perderanno un assessore che dovrebbe finire nel carniere di Articolo 4 di Lino Leanza.

Ora Crocetta ha rimesso in pista il veto sui politici-deputati. Certo, lo fa per convincere il PD a candidare Lumia. Ma così facendo colpisce anche l’Udc.

Insomma, un gran ‘bordello’.

Appuntamento a stasera. Quando andrà in scena un secondo vertice.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]