Uno spettacolo coinvolgente messo in scena da giovani attori al Piccolo teatro. Una storia su come la violenza può soccombere sotto il peso della speranza- Cecità: apri i tuoi occhi
Luci e ombre della cecità
Cecità di Josè Saramago rappresenta una condizione delluomo metaforica e per fortuna temporanea, che lascia spazio al lieto fino e alla speranza. La drammatizzazione teatrale è riuscita a mantenere tutto il suo senso simbolico e sottinteso, nonostante la complessità dl tema trattato, unepidemia di cecità che colpisce tutta la città.
I ciechi attraverso questo stato scoprono e mostrano il dolore, legoismo e lindifferenza che colpisce un po tutti nelle situazioni di difficoltà. La violenza sembra essere inizialmente un elemento che tende a prevalere; una violenza che emerge e annienta quando si lotta per sopravvivere e, perché no, anche durante la quotidianità della vita di ogni giorno caratterizzata da difficoltà più o meno grandi. Nonostante questa iniziale negatività, riesce infine a prevalere quel gesto damore in grado di restituire a tutti una speranza collettiva.
Attraverso questa rappresentazione, la straordinaria regia di Gianni Salvo – la cui partecipazione è stata lelemento portante dellintero spettacolo – è riuscita a rendere e denunciare con lintensità delle immagini, la durezza della vita che il mondo delle ombre di questi ciechi è riuscito a rivelare; andando al di là di ciò che si credeva vedere. Non solo egoismo e violenza dunque, ma anche la possibilità di un riscatto.
I ragazzi protagonisti della rappresentazione – Domenico Fiore, Ezio Garfì, Elio Sofia, Roberta Nanni, Sabrina Tellico e Samantha Zanchi – hanno dimostrato un grande interesse e naturalmente un grande impegno nel tentativo di riuscire a rendere al meglio il testo di Saramago e lesperienza estrema che i vari protagonisti sono costretti ad affrontare.