L’Oracolo risponde. Pt. 1: dov’è la carta?

L’Oracolo sa tutto. L’Oracolo si aggira per i corridoi di Santa Teresa in maniera discreta. Forse lo conosci. Forse hai parlato con lui; sembra una persona comune ma è l’unico che conosce i meccanismi celesti che reggono la Facoltà di Lingue di Ragusa.

Da questo numero l’Oracolo risponderà periodicamente alle nostre domande e ci spiegherà tutti i misteri della nostra facoltà. Per motivi di sicurezza personale l’Oracolo ci ha chiesto di non rivelare la sua vera identità.

Oggi parleremo dei recenti problemi cartacei della nostra facoltà:

Oracolo, puoi spiegarci come mai è scomparsa tutta la carta dal laboratorio e dalla segreteria?

Tutto inizia con la raccolta differenziata porta a porta che da un po’ di tempo Ibla sta portando avanti anche in facoltà. Forze Superiori hanno notato con preoccupazione il dilagare di questo ecologismo. Uno studio interno mostra che gli studenti prima di buttare una cartaccia, circa 1 volta su 10 perdono da 0,7 a 1,2 secondi per controllare se sia il cestino della carta o delle lattine. Ora, i rischi di questo fenomeno sono chiare: una pericolosa crescita di fricchettoni che votano i Verdi. Inoltre, se il fenomeno si estendesse, Berlusconi non avrebbe altre Napoli da salvare e allora nei sondaggi dal 99% di consensi si passerebbe al più 98,5%…

Oracolo, non divaghi! Qual è il futuro di Ibla in materia cartacea?

Innanzitutto presto verrà organizzato un congresso internazionale intitolato ”Nuove forme di dipendenze: la carta”. Successivamente sarà completamente bandita ogni forma cartacea. Le fotocopie spariranno e ad ogni studente sarà richiesto di portare una fotocamera digitale e immortalare il professore che, sorridente, sorregge l’unico esemplare cartaceo della prova d’esami. La biblioteca, che da un po’ di tempo chiude di pomeriggio, verrà chiusa definitivamente per arginare questo cancro della società. Dovreste ringraziare la facoltà che pensa alla vostra salute!

Oracolo, vuol dire che a Ibla non ci sarà più possibilità di procurarsi della carta?

Il traffico illecito di carta è un fenomeno che si sta sviluppando rapidamente: sospetto che colei che è universalmente nota come la “Signora delle Fotocopie” sia il capo di un’organizzazione. Per questo è spesso nervosa e guardinga. Lo spaccio della carta si sta infiltrando anche tra i responsabili del laboratorio. Avete cercato di fare qualche stampa e vi è stato risposto “la carta è finita, se ci porti tu qualche foglio non te lo segniamo sul registro”? Bene, quello è il segnale. Dite “Fidelio” e sarete introdotti alle segrete riserve di carta dell’Università. Ma è meglio stare attenti! Gli addetti di laboratorio “fedeli” già da tempo controllano i possibili carta-dipendenti. Non per niente si possono fare solo 20 stampe per ogni studente: superato questa quantità non è più valida la definizione di detenzione ad uso personale ma si passa a quella finalizzata allo spaccio.

Oracolo, e a proposito della carta nei bagni? Anche questo fa parte di questo piano?

No, quella è un’altra faccenda. Ma c’entra sempre la politica.

Oracolo, può chiarirci questa affermazione?

Con tutto questo dibattito sulla Gelmini ci dimentichiamo la precedente riforma Moratti: “Scuole come Fabbriche”. Una corrente di seguaci del precedente ministro  sta attuando una nuova riforma sulla stessa scia: ”Università come Officine”. Per abituarci a questa prospettiva da alcuni mesi il sapone nei dispenser dei bagni di Santa Teresa è scomparso, sostituito da bottiglioni di “Liquido Lavamani” che, come dicono le note volutamente in piccolo, “lava ogni traccia di grasso e unto, l’ideale per il fai da te”.E i rotoloni di carta per asciugarsi? Questa corrente Morattiana li considera “leziosità per femminucce”. Molto meglio asciugarsi le mani sui pantaloni o sulla camicia. Il passo successivo è dotare tutti gli studenti di tute per officine… la 137 sui grembiulini vi dice niente?


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