Intanto Sclafani, accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso, rimane in carcere. Il giudice Daniela Vascellaro, alla scorsa udienza, ha rigettato la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dai legali, «nonostante - dice il difensore Ninni Reina - i due elementi di aggravante siano venuti meno»
L’omicidio di Tania, processo Sclafani rinviato Reina: «Aspettiamo motivazioni della Corte costituzionale»
Nuovo rinvio per il processo contro Pietro Sclafani, la nuova udienza è stata fissata adesso per il 7 agosto. Lo scorso 3 giugno, il pm Caterina Malagoli non aveva espresso il consenso alla richiesta di applicazione di pena chiesta dai legali Ninni Reina e Marco Lo Giudice, di quattro anni e sei mesi come pena base e finale di tre anni. Reina, aveva chiesto un rinvio prima di riformulare una nuova richiesta, in attesa che la Corte Costituzionale il 10 giugno scorso, si esprimesse sull’articolo 87 (del cpp, esclusione di ufficio del responsabile civile, ndr), che prevede che il responsabile civile, ovvero l’assicurazione, che deve tenere indenne l’assicurato, non possa essere citato e se citato viene estromesso nel rito abbreviato; la corte doveva dare la sua valutazione in merito. «Al momento – aveva detto il difensore – vi è una chance in meno per l’imputato» .
La Corte costituzionale si è pronunciata ma si attende che vengano depositate le motivazioni, per questo motivo Reina ha chiesto un nuovo rinvio. Intanto Sclafani, accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso, rimane in carcere. Il giudice Daniela Vascellaro ha rigettato la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dai legali, nonostante i due elementi di aggravante siano venuti meno «E’ noto e lo ha ribadito anche il pm Renza Cescon alla scorsa udienza – spiega Reina a Meridonews – che gli ultimi esami tossicologici sono risultati negativi e anche la “disattenzione” non è stata provata in quanto dagli esami sull’utenza di Sclafani è emerso che al momento dell’impatto non era al cellulare».
Il cinquantenne, lo scorso 17 maggio ha travolto e ucciso Tania Valguarnera, la ragazza di 29 anni che stava attraversando via Libertà, per recarsi al lavoro presso il call center Alicos di via Filippo Cordova. Subito dopo aver falciato la giovane, era sceso da suo furgoncino, e dopo una rapida occhiata era risalito a bordo del mezzo scappando. La polizia lo aveva bloccato poco dopo grazie alle testimonianze di chi era presente al momento dell’impatto.