Lombardo, accuse verso i magistrati etnei Legali: «Barbagallo pressato per incastrarlo»

C’è tensione tra la Procura di Catania e i legali del presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. Dopo l’udienza preliminare a porte chiuse di ieri per concorso esterno in associazione mafiosa, tutti escono sorridenti. Sorride il procuratore capo Giovanni Salvi. Sorridono anche il governatore e i suoi legali. Ma poco dopo, durante una conferenza stampa all’hotel Excelsior – proprio di fronte al Tribunale etneo – lanciano la loro accusa alla Procura:  «Nelle intercettazioni in carcere, il geologo Giovanni Barbagallo dice di essere stato pressato dai magistrati affinché raccontasse di Lombardo – spiega l’avvocato Alessandro Benedetti – In cambio, sostiene, avrebbe ottenuto delle agevolazioni nel processo. Una questione inquietante». Forse solo il primo degli assi a disposizione della difesa, in vista della definizione dei due processi a carico del governatore regionale e del fratello-deputato nazionale Mpa Angelo Lombardo. Quello per concorso esterno e l’altro per voto di scambio adesso in bilico dopo la decisione della Procura di Catania di contestare l’aggravante mafiosa.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=WuOAugyi6nw[/youtube]

«Per l’ufficialità bisognerà aspettare la prossima udienza, ma è ormai certo che il processo per voto di scambio verrà azzerato», spiega l’altro legale di Raffaele Lombardo, Guido Ziccone. La difesa punta all’unificazione dei due procedimenti. «Una proposta ragionevole» secondo il procuratore capo Salvi. Ma di cui si discuterà solo in seguito. In conferenza stampa, intanto, il presidente Lombardo annuncia la volontà di ricorrere al rito abbreviato. Ammesso che il giudice Marina Rizza accetti tre condizioni, espresse ieri in udienza. «Il contro esame del maggiore dei Ros Lucio Arcidiacono – elenca Ziccone – l’audizione dello stesso presidente Lombardo e quella di Giovanni Barbagallo». L’uomo, quest’ultimo, accusato di essere il tramite tra chiunque volesse un favore e i due fratelli della politica siciliana. Se Rizza ha già espresso parere favorevole per le prime due richieste, non si è ancora pronunciata sulla terza. «Ci ha detto che non è ancora il momento», aggiunge Ziccone. Ma il presidente non si accontenta. «Voglio che vengano sentiti tutti i responsabili degli uffici che, per conto mio, avrebbero elargito appalti, favori e posti di lavoro», si accalora al microfono. Da parte sua, promette prove certe e definitive durante la sua audizione. E anche di rivolgersi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla commissione parlamentare antimafia, per raccontare delle stranezze di quello che ha definito «un massacro mediatico nei miei confronti».

Alessandro Benedetti, legale del governatore siciliano Raffele Lombardo

Un’audizione di certo meno attesa di quella del geologo Barbagallo. Inizialmente prevista alla scorsa udienza per voto di scambio e poi saltata per la decisione della procura etnea di fermare il processo e contestare agli imputati l’aggravante mafiosa. Un altro segnale che preoccupa l’avvocato Benedetti.  «Barbagallo è sotto psicofarmaci, agli arresti domiciliari per motivi di salute, e pensa che la sua unica via d’uscita sia accusare Lombardo – dice – Il pm Antonino Fanara, due giorni prima della sua deposizione in aula, ne chiede nuovamente l’arresto. Una situazione che potrebbe farlo piombare nel baratro e noi non vorremmo ritrovarci una persona che finora non sapeva niente dire improvvisamente di sapere tutto». Accuse pesanti verso i magistrati etnei, che Benedetti cerca di smorzare ma senza troppa convinzione. «Abbiamo massima fiducia nella squadra guidata da Giovanni Salvi», dice. Prima di leggere punto per punto le intercettazioni tra Barbagallo e il suo compagno di cella, l’imprenditore Sandro Monaco. «Niente di strano – dice quest’ultimo al geologo in una registrazione – che io sono in galera per fare arrestare degli altri e tu sei in galera per fare arrestare Lombardo».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Un'udienza apparentemente tranquilla e una conferenza stampa, subito dopo, all'acido muriatico. Diretto verso la Procura di Catania. Questo il pomeriggio di ieri del governatore siciliano, accusato insieme al fratello di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. «Chiederemo il rito abbreviato per fare presto. Ma delle stranezze di questi processi parlerlò con il presidente della Repubblica», spiega ai giornalisti

Un'udienza apparentemente tranquilla e una conferenza stampa, subito dopo, all'acido muriatico. Diretto verso la Procura di Catania. Questo il pomeriggio di ieri del governatore siciliano, accusato insieme al fratello di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. «Chiederemo il rito abbreviato per fare presto. Ma delle stranezze di questi processi parlerlò con il presidente della Repubblica», spiega ai giornalisti

Un'udienza apparentemente tranquilla e una conferenza stampa, subito dopo, all'acido muriatico. Diretto verso la Procura di Catania. Questo il pomeriggio di ieri del governatore siciliano, accusato insieme al fratello di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. «Chiederemo il rito abbreviato per fare presto. Ma delle stranezze di questi processi parlerlò con il presidente della Repubblica», spiega ai giornalisti

Un'udienza apparentemente tranquilla e una conferenza stampa, subito dopo, all'acido muriatico. Diretto verso la Procura di Catania. Questo il pomeriggio di ieri del governatore siciliano, accusato insieme al fratello di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. «Chiederemo il rito abbreviato per fare presto. Ma delle stranezze di questi processi parlerlò con il presidente della Repubblica», spiega ai giornalisti

Un'udienza apparentemente tranquilla e una conferenza stampa, subito dopo, all'acido muriatico. Diretto verso la Procura di Catania. Questo il pomeriggio di ieri del governatore siciliano, accusato insieme al fratello di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. «Chiederemo il rito abbreviato per fare presto. Ma delle stranezze di questi processi parlerlò con il presidente della Repubblica», spiega ai giornalisti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]