Autoimprenditorialità e cooperazione. Sono i temi dei corsi gratuiti – promossi da Confcooperative Sicilia e CNA Catania, in collaborazione con il Gal Terre di Aci – suddivisi in più incontri partiti oggi nella sede del nuovo Living lab di Acireale. Primo appuntamento con Mirko Viola, direttore di Azure Consulting, che parlerà di Nuovi scenari per le imprese in […]
Al Living lab di Acireale partono i corsi gratuiti di autoimprenditorialità e cooperazione
Autoimprenditorialità e cooperazione. Sono i temi dei corsi gratuiti – promossi da Confcooperative Sicilia e CNA Catania, in collaborazione con il Gal Terre di Aci – suddivisi in più incontri partiti oggi nella sede del nuovo Living lab di Acireale. Primo appuntamento con Mirko Viola, direttore di Azure Consulting, che parlerà di Nuovi scenari per le imprese in Sicilia. Come avviare oggi percorsi di autoimprenditorialità. Seguiranno altri tre incontri a ottobre e cinque a novembre: dalla ricerca allo lo sviluppo tecnologico e all’innovazione, sullo sfondo dell’imprenditorialità e della cooperazione in Sicilia. L’invito è rivolto ad aspiranti imprenditori con la voglia di aprire una nuova attività o con un’idea di cui valutare la fattibilità, con «l’obiettivo di tradursi in un’efficace attività d’impresa», spiega Luciano Ventura, segretario generale di Confcooperative Sicilia e relatore del secondo appuntamento.
«Il ruolo delle organizzazioni è quello di mettere a disposizione in termini di risorse umane i relatori e i docenti», racconta Davide Trovato, presidente Cna Acireale e vicepresidente Cna Catania. E creare occasioni. «Vado alla ricerca dei progetti più innovativi all’interno del panorama siciliano – dichiara Antonio Merenda, innovation talent scout. – Sono consapevole che in Sicilia non c’è una forte predisposizione alla cooperazione quindi il motivo di questi incontri è cercare di rafforzare la collaborazione, soprattutto tra piccole realtà e imprese per poter realizzare adeguatamente nuove opportunità imprenditoriali». Che hanno una forte ricaduta sul territorio, perché «si crea nuova occupazione per i giovani nel contesto siciliano, che possono esprimere il loro talento nel nostro territorio».