Un colosso dei supermercati, con 42 punti vendita e oltre 1400 dipendenti quello appartenuto all'imprenditore Sebastiano Scuto. Posto in vendita lo scorso anno, dopo i guai giudiziari del fondatore, per pagare i creditori. «Su un patrimonio di oltre cento milioni, siamo già riusciti a recuperarne 20. E a far riassumere 900 lavoratori», spiega il liquidatore. I punti vendita, tra i quali quello del centro commerciale Le Zagare, riapriranno a metà novembre, mentre per i lavoratori ancora non ricontrattualizzati si continuerà con la cassa integrazione, scaduta a fine agosto
Liquidazione Aligrup, ceduti 6 punti vendita Il gruppo Coop riassumerà 356 lavoratori
Un affare da undici milioni e mezzo di euro quello concluso ieri da Aligrup spa, che ha ceduto sei punti vendita al gruppo Coop. E che, soprattutto, garantirà la riassunzione di 356 dipendenti dell’ex colosso dei supermercati etneo. «Sicuramente l’operazione più importante portata a termine da quando l’azienda è stata posta in liquidazione, un anno fa», afferma Francesco Fiscella, attuale amministratore della società che ha già ceduto, a un anno dal concordato preventivo che ha posto in liquidazione il gruppo, 22 dei 42 punti vendita siciliani. Per annunciare i dettagli dell’accordo raggiunto ieri con il più grande gruppo della grande distribuzione italiana, ha convocato una conferenza stampa all’interno della sede nel centro commerciale Le Zagare di San Giovanni La Punta, quartier generale del gruppo che fino a pochi anni fa era dell’imprenditore Sebastiano Scuto, travolto dai guai giudiziari. Un «regno dei supermercati» che contava 1412 dipendenti, e un «patrimonio da oltre cento milioni di euro, composto da beni non solo aziendali, ma anche di immobili crediti e partecipazioni», comunica uno dei legali della scoietà, l’avvocato Gaetano Franchina. Attualmente, spiega l’avvocato, «sono state operate cessioni per oltre 20 milioni di euro, e continuando così riusciremo a soddisfare tutti i creditori. Anche quelli non garantiti dalle operazioni di concordato preventivo».
Piena soddisfazione, dunque, da parte degli attuali vertici del gruppo, che per voce dell’altro legale, Marco Spadaro, sottolinea il lavoro «dei dipendenti amministrativi, del giudice fallimentare di Catania, della sezione penale della corte d’Appello e della Procura: in un periodo in cui in Italia vi sono effetti devastanti per l’occupazione a causa dei sequestri giudiziari, come nel caso del gruppo Riva, qui si è operato con celerità per liquidare gli asset». Ma ancora cinquecento lavoratori, compresi proprio i dipendenti amministrativi della società, rimangono per il momento fuori da qualsiasi accordo con gruppi esterni. «Cercheremo al più presto una soluzione anche per i restanti dipendenti, speriamo di raggiungere altri accordi magari con le stesse società che hanno rilevato finora i punti vendita», spiega Fiscella.
Dell’accordo siglato ieri con Coop, fanno parte i 356 lavoratori dei punti vendita del centro commerciale Le Zagare, del centro Le Ginestre di Tremestieri, del centro Le Drupe di Bronte, e di tre supermercati siti a San Giovanni La Punta in via Fischelli, a Zafferana Etnea in Via Nipitelli, e del supermercato di Modica via Nazionale. Mentre in passato cinque punti vendita sono stati ceduti al gruppo Conad, cinque alla Fratelli Arena spa, quattro al gruppo Re Leone e uno ceduto al gruppo Ergon, che ha riassorbito tutti i dipendenti del centro commerciale I Papiri. Dell’accordo fanno parte anche i servizi di logistica garantiti da 70 lavoratori della Global Service spa: per loro si prospetta però, secondo quanto affermato dal liquidatore, «un contratto di solidarietà». Per gli altri cinquecento lavoratori ancora non ricollocati, distribuiti tra Palermo e la provincia di Catania, si continuerà invece con la cassa integrazione, rinnovata ogni bimestre, la cui ultima tranche è scaduta lo scorso 31 agosto. «Nel giro di qualche settimana completeremo la procedura per la rinconferma della cassa integrazione per altri due mesi. I punti vendita dovrebbero riaprire a metà novembre, e quelli nei centri commerciali avranno un forte peso anche nell’indotto», spiega Fiscella in conclusione.