Costume e società

Appello a Lipera: scateni Corona sulla futteca elettorale a Catania / L’asso di mazze

Carissimo avvocato Lipera, ci sguinzagli il Fabrizio Corona e dia brio a questa campagna elettorale da latte alle ginocchia.
Premettiamo: stimo molto l’avvocato Giuseppe Lipera, per molteplici motivi, il suo passato da radicale, il suo eloquio, il suo amore per la buona cucina, l’arte della conversazione (arte oramai persa, e dire che a Catania c’erano salotti piacevoli da frequentare) e poi perché mi sta simpatico.
Così avevo esultato, pensando “adesso ci divertiamo” quando diede l’annuncio dell’inserimento nella sua lista di Fabrizio Corona. La sua prima intervista pubblica fu una serie di dichiarazioni abbastanza formali e ovvie, non certo quello che ci si sarebbe aspettato da Corona. Ma abbiamo continuato a sperare. In una campagna elettorale moscissima (gli arresti, le impossibilità a candidarsi, le convergenze, più che parallele, deliranti, mi annoiano).

Di pochi giorni fa la notizia (uffi) che Corona è incandidabile per pene accessorie. Evvabbè. E però ha dichiarato che continuerà a sostenere Giuseppe Lipera. Bene. Contassi qualcosa lo sosterrei anche io.
Però adesso entriamo nel vivo di una campagna elettorale morta, zombesca, senza guizzi. Così vorrei fare un appello all’avvocato: dica a Fabrizio Corona di movimentarci queste amministrative che non stanno interessando nessuno (ci stiamo inventando anche la remuntada o remutanda di Caserta per cercare di coinvolgere i lettori che saltano la pagina della politica e vanno direttamente allo sport).
La prego, avvocato, sproni Fabrizio Corona a raccontarci di corna, tradimenti, orge, droghe, perversioni, festicciuole divertenti ed esecrabili che popolano il sottobosco politico di queste amministrative. Ci sono after hour dopo gli incontri istituzionali? C’è un futti futti che Dio perdona tutti?

Siamo certi che con la sua pregevole consulenza le eventuali dichiarazioni di Corona su Catania come un immenso privé scambista (lo ricordiamo ancora, Giuseppe Fava definì la città etnea come una puttana) non saranno passibili di denuncia. Desidereremmo un vedo e non vedo, un dico e non dico, diciamo un trasi e metti.
Certo, della futteca catanese sappiamo molto, così come della rubeca, ma siamo certi che Fabrizio ne sa più di noi. La prego, avvocato, Lei continui come è giusto che sia con la sua campagna elettorale improntata al buon gusto e alla serietà. Ma un po’ di Fabrizio Corona scatenato ce lo regali! Ove possibile.
Un caro e amicale saluto.

Ottavio Cappellani

Giornalista Professionista dal 2011.

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