L’incredibile e assurda storia degli ex dirigenti generali esterni pagati lo stesso

La storia che vi raccontiamo è inverosimile e, con molta probabilità, è stata tenuta fino ad oggi nascosta anche al nuovo presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Se la storia è vera – e a noi risulta vera solo in parte: l’altra parte non la vogliamo nemmeno immaginare – la Regione siciliana, fino ad oggi, avrebbe pagato un numero imprecisato di ex dirigenti generali esterni all’amministrazione privi di incarco. Ma andiamo per ordine.

La storia dovrebbe cominciare qualche anno fa, quando l’amministrazione regionale – politici e alti burocrati insieme – decide che i dirigenti generali privi di incarico (cioè senza un dipartimento da gestire, ma impegnati in incarichi speciali) percepiranno il 90 per cento dell’indennità di dirigente generale.

Già questa decisione è alquanto ‘barocca’, anche perché quando sarebbe stata assunta i ‘tetti’ delle retribuzioni dei dirigenti generali della Regione siciliana non erano stati ridotti. In ogni caso, questo va detto per chiarezza e onestà di cronaca, si trattava di dirigenti generali dipendenti della Regione.

E’ noto che, con la presidenza di Raffaele Lombardo a Palazzo d’Orleans, la sede del Governo dell’Isola, la Regione ha dilatato la presenza, nei dipartimenti dell’amministrazione regionale, di dirigenti generali esterni. Per essere precisi, diciamo che, in quattro anni di Governo, il via vai di dirigenti generali interni ed esterni, nei dipartimenti regionali, è stato continuo.

A questo punto, la sorpresa che noi stentiamo a credere. A quanto si racconta, il ‘codicillo’ che consente agli ex dirigenti generali interni all’amministrazione regionale (cioè dipendenti della Regione) di percepire il 90 per cento dell’indennità di dirigente generale sarebbe stato esteso anche agli esterni, cioè ai dirigenti generali dei dipartimenti regionali esterni all’amministrazione regionale.

Lo ripetiamo: a noi la cosa sembra inverosimile, anzi assurda, illogica e folle, perché, negli ultimi tre anni, nei dipartimenti della Regione si sono succeduti decine di dirigenti generali esterni: e a noi sembra impossibile che tutti questi esterni percepiscano il 90 per cento delle indennità che percepivano da dirigenti generali in carica presso la Regione siciliana!

Tuttavia, per scrupolo, abbiamo fatto alcune verifiche presso gli uffici dell’assessorato regionale all’Economia. E abbiamo scoperto che ben tre ex dirigenti generali esterni della Regione, fino ad oggi, avrebbero percepito una parte, non secondaria, dell’indennità che percepivano da dirigenti generali. I nomi che a noi risultano sono quelli di Gianluca Galati, già dirigente generale del dipartimento Energia; Ludovico Albert, già dirigente generale del dipartimento Istruzione e Formazione professionale; Biagio Bossone, già Ragioniere generale della Regione siciliana.

La cosa ci ha lasciato di stucco: possibile che una Regione come la Sicilia, che presenta uno sbilancio di circa 3 miliardi di euro all’anno, che a maggio sarà costretta a rivedere i contratti dei propri dipendenti (e, forse, di ricorrere alla mobilità) si permette il lusso di pagare i dirigenti generali esterni non più in attività?

Si badi: a noi risultano i nomi di questi tre ex dirigenti generali esterni: ma, lo ripetiamo, di dirigenti generali esterni della Regione non più tali se ne contano molti di più: a decine. Vengono tutti pagati dall’amministrazione regionale?

In questa vicenda non manca il ‘giallo’. L’autorizzazione a pagare una consistente parte delle retribuzioni agli ex dirigenti generali esterni all’amministrazione regionale dovrebbe essere stata autorizzata sulla base di un parere. Espresso da chi?

A rigor di logica, dovrebbe essere il capo dell’Ufficio legislativo e legale della Regione ad esprimere tale parere. Ma, in questo momento, questo ruolo è occupato da Romeo Palma, che è anche lui un dirigente generale esterno all’amministrazione. Morale: non può esprimere un parere su una vicenda che potrebbe riguardare se stesso.

Un altro ufficio che potrebbe essere chiamato a esprimere un parere su questa vicenda è l’Aran regionale, l’Agenzia che si occupa dei contratti dei dipendenti regionali. Ma, anche in questo caso, il parere risulterebbe inficiato da possibile conflitto di interessi. Infatti, il posto di commissario dell’Aran, oggi, è occupato da Claudio Alongi, marito di Patrizia Monterosso, segretario generale della Presidenza della Regione siciliana, anche lei dirigente esterna dell’amministrazione regionale.

Anche Patrizia Monterosso, essendo esterna all’amministrazione, potrebbe beneficiare di questo bizzarro’ benefit che la Regione elargisce ‘generosamente’ agli ex dirigenti generali. E non potrebbe certo usufruirne sulla base di un parere espresso dal marito.

Insomma, i giochi sono aperti: chi ha espresso il parere che sta consentendo alla Regione di pagare profumatamente non sappiamo quanti ex dirigenti generali esterni della Regione? E fino a che punto è serio che una Regione con un indebitamento finanziario (cioè verso il sistema bancario) pari a circa 6 miliardi di euro e con uno sbilancio annuo di 3 miliardi di euro retribuisca gli ex dirigenti generali esterni?

A noi tutta questa storia sembra una follia. Chissà cosa ne pensa il presidente della Regione.

 

 


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