«Pensavo di tornare subito, ma non è stato così». Andrea Parisi, belpassese di origine, è partito quando aveva poco più di 18 anni per poi tornare qualche tempo dopo. Oggi trentenne, amministra la sua agenzia di comunicazione ed eventi
L’imprenditore cervello in fuga che è tornato in Sicilia «Adesso faccio il lavoro dei miei sogni a casa mia»
«L’idea di andare a vivere a Milano per un siciliano credo sia folle. Lasciare la Sicilia è una vera pazzia. Quando ho deciso di partire avevo fatto un biglietto di sola andata con il desiderio però di fare quello di ritorno pochi mesi dopo. Ovviamente non è stato così. Ma adesso faccio il lavoro dei miei sogni a casa mia». Andrea Parisi ha sempre avuto le idee chiare. E che di strada ne avrebbe fatta si era già capito dai tempi delle elementari quando vendeva oggetti fatti da lui ai suoi compagni di classe. La sua storia è come quella di tanti giovani siciliani che, una volta raggiunta la maggiore età, decidono di lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove. Con una differenza. Andrea non solo ce l’ha fatta, ma è anche riuscito a tornare e a fare nella sua terra ciò che aveva sempre sognato. Nato nel 1988 e cresciuto a Belpasso, il paese alle falde dell’Etna, oggi è amministratore della Appear Group, una delle più importanti agenzie di comunicazione ed eventi, con sede a Catania e, nonostante le mille telefonate che riceve ogni giorno e un’agenda fitta di impegni, una volta tolti gli occhiali da sole, suoi compagni inseparabili, mostra ancora gli occhi del diciottenne partito 15 anni fa con mille sogni in valigia e tanta voglia di imparare.
Com’è cominciata questa avventura?
«È iniziato tutto quando avevo 18 anni. Mi ero messo in testa di organizzare una serata con un ospite e ho iniziato a contattare diverse agenzie. La serata, nonostante il mio grande impegno, non è andata in porto, soprattutto a causa della carenza di sponsor. A 18 anni, purtroppo, non tutti i ragazzi hanno grandi possibilità economiche e io ero tra questi. Dopo questa esperienza sono comunque rimasto in contatto con l’agenzia con cui avevo provato a prendere accordi e abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione. Dopo circa un anno ho deciso di iniziare a lavorare da solo e ho creato la Ap Management, la mia prima società. Le cose sono andate molto bene e, nel giro di tre anni, sono riuscito a mettere su un piccolo cast esclusivo per la Sicilia».
Quando arriva la decisione di trasferirsi a Milano?
«Grazie ai buoni risultati ottenuti con l’AP Management ho deciso di cambiare il nome della società in Parisi Management e di partire alla volta di Milano. Lì insieme ad altri colleghi (sotto il nome dell’agenzia Big Fish) abbiamo iniziato a gestire un bel po’ di nomi importanti a livello nazionale: Morgan, Tiromancino e Pio e Amedeo, solo per citarne alcuni».
Come sono stati gli anni milanesi?
«Non sono stato male a dire la verità, soprattutto a livello lavorativo. Lavorare a Milano è bellissimo e molto stimolante. È una città che ti dà tanto ma che ha ritmi elevatissimi e i milanesi lo sanno che noi siciliani abbiamo un altro approccio alla quotidianità. Io, infatti, sentivo che mi mancava qualcosa e non erano solo i miei affetti perché quelli mancherebbero anche a soli 20 chilometri di distanza da casa. Io sono un ragazzo che viene dalla provincia di Catania e a Belpasso, il mio paese, ci conosciamo tutti. Mi mancava andare al bar e incontrare casualmente un amico, uscire da casa al mattino e scambiare due chiacchiere con i vicini. A Milano tutto questo non esiste, per me invece è vitale».
Arriva così il tanto sognato biglietto di ritorno…
«Sì, spinto da questo grande desiderio di casa ho deciso di tornare in Sicilia, di iniziare a diversificare il mio lavoro e non concentrare tutte le mie energie solo sull’organizzazione delle serate con gli artisti. Dopo una bella chiacchierata con Fabio Caltabiano, mio attuale socio, è nata la Appear Group Management S.r.l, società che può essere considerata figlia della Parisi Management e della Appear Agency, l’agenzia di Fabio. Oggi insieme ci occupiamo di comunicazione ed eventi. Vi consiglio di tenervi pronti perché quest’estate vi faremo divertire».