«I cittadini devono avere sempre la possibilità di accedere al mare liberamente e gratuitamente». Si allarga all’intera costa siciliana il caso Mondello sollevato dal deputato regionale all’Ars Ismaele La Vardera. Il quale aveva segnalato la presenza di tornelli a pagamento, installati da una società italo-belga titolare di licenza per gestire la spiaggia ma non di […]
Dopo il caso del lido di Mondello, la Regione annuncia: «Mai più staccionate o tornelli nei lidi siciliani»
«I cittadini devono avere sempre la possibilità di accedere al mare liberamente e gratuitamente». Si allarga all’intera costa siciliana il caso Mondello sollevato dal deputato regionale all’Ars Ismaele La Vardera. Il quale aveva segnalato la presenza di tornelli a pagamento, installati da una società italo-belga titolare di licenza per gestire la spiaggia ma non di autorizzazione per quei varchi. Come confermato da una relazione della guardia di finanza. Così, oggi, arriva la decisione della Regione siciliana, con una circolare dell’assessora regionale al Territorio e ambiente Giusi Savarino. Che aggiunge: «Mai più staccionate o tornelli nei lidi sulle spiagge della Sicilia. Ho già dato disposizione agli uffici competenti del mio assessorato perché non siano concesse autorizzazioni ad apparati di questo tipo che possano ostacolare l’accesso dei bagnanti alla battigia e, eventualmente, chiedere la modifica delle autorizzazioni già rilasciate per farli rimuovere».
Annunciando dunque, oltre al caso del lido di Mondello, un monitoraggio sulle concessioni rilasciate dalla Regione d’intesa con la Guardia costiera. «Dalla relazione della Guardia di finanza – continua l’assessora – emergono irregolarità sui tornelli, per i quali non risulta alcuna autorizzazione specifica e andranno dunque rimossi. Quanto alle staccionate risulta un’autorizzazione di anni fa, sulla quale ho chiesto di effettuare ulteriori verifiche. Nessuna staccionata sarà più autorizzata, certi recinti sono insopportabili». Il primo passo verso la sistemazione di un settore che, ammette la stessa assessora, da anni ha bisogno di «chiarezza e pianificazione». Ricordando come il suo assessorato abbia lavorato per passare da un solo Pudm, piano di utilizzo del demanio marittimo, a 93 redatti in un solo anno – continua Savarino – Stiamo operando per garantire il rispetto delle norme nazionali ed europee sulla trasparenza e la libera concorrenza».
Tutte le concessioni balneari andranno a gara di evidenza pubblica con le linee guida emanate con il decreto assessoriale di febbraio 2025, «che limitano i lotti per i concessionari, garantiscono il rispetto per la sostenibilità ambientale, incentivano le assunzioni di giovani, stimolano il plastic free e sostengono le produzioni enogastronomiche locali», si spiega in una nota della Regione. In attesa della scadenza delle attuali concessioni, prorogata da una norma nazionale fino al 2027, «ho sollecitato ispezioni su tutto il territorio regionale – conclude l’assessora Savarino – Lavoriamo con la Guardia costiera per attivare stabilmente, con fondi della Regione, un servizio aggiuntivo per effettuare controlli costanti sulle concessioni balneari per prevenire e scongiurare ogni forma di abuso».