Licata, il sindaco sfiduciato da civiche e alfaniani «Capo dell’opposizione» ora punta alla Regione

Nel giorno in cui sul caso di Angelo Cambiano – il sindaco che ha demolito le case abusive, sfiduciato mercoledì sera da 21 consiglieri comunali di Licata – interviene il governatore Rosario Crocetta, l’analisi dell’accaduto dice che il primo cittadino è stato cacciato non tanto dai partiti, quanto dalle liste civiche che costituiscono gran parte della geografia politica dell’ormai ex consesso cittadino di Licata.

Unica eccezione è costituita dagli alfaniani, i tre consiglieri comunali che nell’aula di Palazzo dell’Aquila rappresentavano appunto il partito di Angelino Alfano, ministro degli Esteri. In tv, nel corso di una delle tante dirette alle quali ha partecipato nei giorni che hanno preceduto il voto sulla mozione di sfiducia, Cambiano aveva detto chiaro e tondo che «la maggiore meraviglia è rappresentata dal fatto che mentre pochi mesi fa il ministro Alfano, in seguito ad uno dei due attentati che hanno colpito la mia famiglia, era venuto a Licata per garantirmi il sostegno dello Stato, ora i consiglieri comunali del suo partito hanno firmato la mozione di sfiducia nei miei confronti». Mozione che, in aula, i tre consiglieri vicini al ministro Alfano hanno votato, insieme ad altri 18 componenti l’assise, compreso la presidente del consiglio comunale, Carmelinda Callea, che è stata la prima a votare la sfiducia al sindaco, premettendo che «nei due anni che precedono questa seduta consiliare ho guidato in maniera imparziale i lavori, ma stasera voto la sfiducia».

«Questa mozione – ha confermato anche ieri l’ex primo cittadino di Licata – è basata su ipotesi non veritiere, per questo sono determinato ad impugnarla». Sullo sfondo, ma nemmeno troppo, rimane la questione delle demolizioni. Cambiano, in aula, ha invitato i consiglieri di opposizione «a dire alla gente se c’è qualcuno di voi implicato in questioni legate alle demolizioni». Tutti hanno risposto con un solenne «no», contestando le parole del sindaco, ma lo scontro rimane. 

È attesa, piuttosto, una replica di Carmelo Pullara, licatese candidato alle elezioni regionali, che l’ex sindaco ha definito «il capo dell’opposizione» e lo ha criticato per «le sue prese di posizione sulla demolizione degli immobili abusivi». Pullara in passato è stato candidato per due volte a sindaco di Licata, prima con la civica Il carciofo e poi con uno schieramento di centrodestra, ma non ha mai vinto. Negli ultimi dieci anni è stato vicino al partito dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, avendo il deputato agrigentino Roberto Di Mauro come riferimento. Di recente, per tre anni, nella veste di commissario straordinario, ha guidato l’azienda Civico di Palermo. Adesso punta a uno scranno da deputato regionale, anche se non ha sciolto le riserve sullo schieramento nel quale correre. 

E intanto proprio sulle demolizioni delle case in riva al mare prende la parola Crocetta. «Il sindaco di Licata – ha dichiarato il governatore siciliano all’Adnkronos – paga un prezzo per colpe non sue, quelle case abusive se le è trovate, costruite durante precedenti amministrazioni». Secondo Crocetta, inoltre, la legge sulla sfiducia ai sindaci va cambiata. «La sfiducia a Cambiano, così come a ogni sindaco al di là degli schieramenti politici, è sempre un brutta pagina. Io sono per il rispetto del voto degli elettori, un sindaco eletto ha il diritto/dovere di amministrare per cinque anni, al termine dei quali sarà giudicato dai suoi concittadini. Un sindaco non può essere sfiduciato da un consiglio comunale – ha aggiunto Crocetta – perché così la politica si sovrappone alla democrazia diretta. La legge precedente era di gran lunga migliore, attraverso il referendum permetteva ai cittadini di scegliere». Adesso non rimane che attendere le mosse di Cambiano rispetto alla volontà di impugnare la sfiducia. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]