Librino, i morti al campo san Teodoro Musica e sport contro il degrado in periferia

Musica e sport come armi contro degrado ed emarginazione. Lo sanno bene i membri del comitato cittadino Campo san Teodoro liberato di Librino, che in occasione del ponte di Ognissanti hanno organizzato una serie di iniziative per restituire la struttura sportiva – abbandonata dal Comune e recuperata lo scorso 25 aprile dal gruppo formato dai Briganti rugby insieme ai volontari del centro Iqbal Masih e ad altre associazioni e realtà cittadine – alla città e ai bambini di uno dei quartieri più disagiati di Catania. Per «ridare dignità ai luoghi della comunità» e riprendersi «un bene pubblico che appartiene al loro territorio e che gli è negato di fatto». I Morti al campo san Teodoro: questo il nome della due giorni – dal 2 al 3 novembre – dedicata all’impegno sociale, con concerti, proiezioni, djset, cibo, mostre fotografiche e mercatini. E un incontro, la mattina di sabato, in cui riflettere proprio sul ruolo di attività sportiva e arte come alternative al disagio delle periferie.

«Se la musica e lo sport sono necessari al vivere civile, se possono cambiare la vita, migliorarla, addirittura salvarla, fondamentale è che siano accessibili a tutti, democraticamente», si legge in una nota diffusa dal comitato per invitare i cittadini a partecipare alla festa al San Teodoro. «Strumenti di crescita sociale e culturale», che dovrebbero essere un diritto di tutti, ma che sono ancora da conquistare in quei territori che ne avrebbero più bisogno: le periferie. Come a Librino, quartiere satellite abbandonato dalle autorità competenti. Salvato solo dal lavoro dei volontari che, con impegno e fatica, operano tutti i giorni contro emarginazione e degrado.

Proprio loro, capitanati dai Briganti rugby Librino e dal centro Iqbal Masih, spinti dalla «rabbia per reagire e di non restare inermi a guardare», lo scorso 25 aprile, hanno «occupato» la struttura sportiva – realizzata nel 1996 per le Universiadi e mai consegnata alla città – lasciata in pasto ad incuria e vandalismo, per metterla in sicurezza, renderla di nuovo fruibile e richiederne l’affidamento della gestione alle autorità competenti, rimaste sempre in silenzio di fronte ad anni di richieste. Tutto questo con un solo intento primario: dare un’altra possibilità ai ragazzini del quartiere, che in questo luogo e nell’attività sportiva trovano un’alternativa alla strada, allontanandosi da delinquenza e cattivi esempi. E per avere un luogo sicuro in cui giocare, evitando incidenti come quello di cui è stato vittima domenica scorsa il piccolo Cristian, precipitato da una buca all’interno del palazzo di cemento.

Si parte domani mattina, con una giornata – organizzata in collaborazione con il Teatro Coppola e Radio Lab – ricca di appuntamenti per divertirsi, ma anche per rimboccarsi le maniche e dare una mano ai volontari. Alle 9 cantieri aperti per manutenzione del campo, street-art con i writers Enrico Zecchini, Clelia Valentino, Vlady art, Gue, Anc e Ljubiza, pulizia palestre e allestimento di bancarelle ed expo fotografica. Poi via libera e mercatini e baratto, lezioni di yoga, pranzo sociale, proiezioni a cura del Trailers Film fest, laboratori di serigrafia, riuso carta e mini rugby e giochi a cura dello Straludobus del centro Caritas Talità Kum di Librino. In chiusura il gran finale con concerto di Cesare Basile, Carlo Natoli, Randagio Orchestra, I Fratelli e La Strada. Dalle 23 in poi, si ballerà con i dj set di Claudia Fichera e dj Abdel.

L’indomani, ancora lavori al campo e mercatini, per poi chiudere, alle 11.30, con una conferenza stampa del comitato San Teodoro sul tema «Arte e sport: strumenti dell’impegno sociale nelle periferie urbane». A cui parteciperanno anche i 24 Grana, Enzo e il cattivo tempo, D-Slaves, Samuele Schilirò, insieme all’associazione Stratanova, Piero Mancuso per il comitato Campo san Teodoro liberato, Stefano Curcuruto per l’ASD rugby I Briganti onlus e Ilenia Raciti del centro saas Iqbal Masih.

[Foto di Campo San Teodoro Liberato su Facebook]


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Per il ponte di Ognissanti, il comitato per la liberazione della struttura sportiva, abbandonata dalle istituzione e restituita alla città lo scorso 25 aprile, organizza una due giorni - oggi e domani - in cui rimboccarsi le maniche e divertirsi con concerti, proiezioni, mercatini, cibo, djset e giochi e laboratori per i più piccoli. Ma anche per riflettere sul ruolo di arte ed attività sportiva come alternativa alla strada per i bambini dei quartieri più disagiati

Per il ponte di Ognissanti, il comitato per la liberazione della struttura sportiva, abbandonata dalle istituzione e restituita alla città lo scorso 25 aprile, organizza una due giorni - oggi e domani - in cui rimboccarsi le maniche e divertirsi con concerti, proiezioni, mercatini, cibo, djset e giochi e laboratori per i più piccoli. Ma anche per riflettere sul ruolo di arte ed attività sportiva come alternativa alla strada per i bambini dei quartieri più disagiati

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