Due roghi vicini, ma non contigui, e divampati in poche ore. Le fiamme hanno bruciato le zone verdi a Sud di Catania, lungo viale San Teodoro, viale Moncada e vicino al cimitero etneo. L'ipotesi che si sia trattato di incendi volontari ha spinto i vigili del fuoco a chiedere l'intervento della polizia per effettuare controlli mirati nel quartiere. Coinvolte alcune case, ma nessun ferito. Guarda le foto e il video
Librino, due vasti incendi in tre ore I vigili del fuoco: «Probabili origini dolose»
Librino in fiamme. Non hanno tregua i vigili del fuoco di Catania che da questa mattina spengono roghi nel quartiere satellite. Due i vasti incendi di sterpaglie e vegetazione nelle zone di San Giorgio e Zia Lisa. Il primo ha bruciato le zone verdi non curate lungo viale Moncada e viale San Teodoro e ha messo in pericolo alcune abitazioni. Appena due ore dopo è divampato il secondo in via San Jacopo, poco distante dal primo, nei pressi del cimitero.
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«Quando si verificano una serie di incendi vicini ma non contigui, il sospetto principale è che si tratti di istigazione volontaria e non di cause naturali», spiegano dal comando dei vigili del fuoco. «Ecco perché abbiamo allertato anche la polizia per fare dei controlli mirati in questa zona», continuano. I roghi, infatti, si sono verificati in zone molto vicine e in rapida sequenza, ma non così tanto da far supporre che il primo abbia appiccato il secondo.
Ma l’ipotesi iniziale dei vigili del fuoco era diversa. «Le condizioni metereologiche, con il discreto vento di oggi, e a volte l’intervento dell’uomo fanno sì che materiale facilmente infiammabile o una banale cicca di sigaretta possano essere la causa più comune», affermavano questa mattina. Incendi di questo tipo, infatti, non sorprendono in zone con aree verdi non curate come quelle di Librino. Un esempio è quello di un anno fa, il 12 giugno. Questa volta il fuoco, probabilmente diramatosi da diversi focolai, ha bruciato il terreno che si estende lungo il viale Moncada e viale San Teodoro e ha coinvolto un elettrodotto dell’Enel, senza tuttavia creare particolari disagi elettrici nel circondario. Ma rallentando le operazioni dei vigili del fuoco.
«Ad alimentare le fiamme sono stati i rifiuti tra le sterpaglie e alcune automobili abbandonate che hanno subito preso fuoco», raccontano ancora i vigili intervenuti sul posto con tre squadre e due autobotti, dalle ore 11.30 circa. Per spegnere del tutto l’incendio ci sono volute alcune ore, tra il panico della gente, allarmata per la vicinanza delle fiamme che hanno lambito alcune abitazioni. Anche se «non è stato necessario far evacuare le famiglie».
Appena in tempo per spostare i mezzi qualche chilometro più a est nel quartiere Zia Lisa in via San Jacopo, nei pressi del cimitero, dove nel frattempo un altro focolare ha preso forza nelle campagne circostanti. Si è sviluppato intorno alle ore 13 e ha distrutto completamente una barca e un’auto abbandonati, arrivando a pochi metri da una piccola stalla abusiva. Una coincidenza che ha insospettito i vigili del fuoco etnei.