La struttura si trovava vicino l'ingresso del nascente ospedale San Marco e, secondo quanto accertato dalla polizia, non disponeva delle autorizzazioni necessaria. Gli agenti ne hanno disposto la rimozione coatta e sanzionato i gestori, dichiaratisi però ignari di tutto
Librino, chiosco sgomberato perché senza licenza Chiuso dalla polizia, ma ceduto a terzi e riaperto
Nonostante la chiusura già disposta e l’affidamento giudiziale ai proprietari, la struttura aveva riaperto i battenti come se niente fosse. La polizia è così ritornata a controllare un chiosco-bar adiacente l’ingresso del nascente ospedale San Marco, nel quartiere catanese di Librino, nell’ambito delle attività tese a contrastare abusivismi commerciali e illegalità diffusa sul territorio. Il servizio è stato operato dalle pattuglie del commissariato di Librino con il supporto di due pattuglie del reparto prevenzione crimine Sicilia orientale, guardia di finanza, vigili urbani.
Già in passato il chiosco-bar adiacente, in ragione della posizione inopportuna e nell’ottica di garantire il decoro della struttura sanitaria, come spiega la polizia, era già stato sottoposto a controllo con provvedimento di chiusura ed affidamento giudiziale in custodia ai proprietari, in quanto privi della prescritta licenza.
Il chiosco però era stato ceduto a terzi, riaperto e riavviato. I nuovi gestori erano altresì privi di autorizzazioni e, alla polizia, si dichiaravano ignari di quanto accaduto in passato e di aver rilevato legittimamente l’attività. Disposta altresì la rimozione coatta dal posto e lo sgombero dell’area, nuovamente restituita alla libera fruizione collettiva. Venivano infine contestati illeciti amministrativi per circa 7 mila euro.
Inoltre, nei giorni scorso, sono stati effettuati dalla polizia diversi posti di controllo negli snodi più trafficati del quartiere Librino, procedendo alla contestazione di complessive 25 infrazioni al codice della strada, fra guida senza patente e senza casco e senza cintura, mancanza di assicurazione obbligatoria, mancata revisione, inottemperanza all’obbligo di arrestare la marcia all’alt della polizia.