Nella scuola dell'infanzia di viale Bummacaro si va avanti così dallo scorso anno. «Non possiamo più accettare tutto ciò», lamentano i genitori. Gli operai intanto sono a lavoro da qualche giorno e, secondo il Comune di Catania, già lunedì i bambini potrebbero tornare in aula
Librino, bambini della materna relegati in palestra «Scuola fatiscente». Comune: «Mai segnalazioni»
Ventuno bambini fra i due e mezzo e i cinque anni costretti a usare la palestra come aula di una scuola materna. È questa la situazione che perdura, già dallo scorso anno scolastico, nella succursale dell’istituto comprensivo statale Campanella-Sturzo di viale Bummacaro, nel quartiere Librino di Catania.
«Prima delle vacanze natalizie dell’anno scorso i bambini sono stati spostati “provvisoriamente” in palestra. Era come se fossero tanti classi dentro una». Parte da qui la denuncia di una della mamme. «Nel mese di dicembre del 2016 abbiamo riscontrato un problema nella classe di primo anno di materna frequentata anche da mio figlio – racconta a MeridioNews la donna – alle prime piogge autunnali sul muro si è creata prima una grande macchia di umidità, l’acqua ha continuato a infiltrarsi finché non si è sgretolato anche un pezzo della parete, mentre sul pavimento si è formata una grande pozzanghera».
Di fronte a questa situazione, i bambini lasciano quell’aula ormai inutilizzabile e si spostano, per continuare le loro attività didattiche, nella palestra dell’istituto. «Fin da subito – ricorda la mamma – la sistemazione ci è sembrata inadatta: c’erano solo due banchetti e un posto per appoggiare gli zaini e, per sette mesi, i bambini sono stati sballottati da un’aula all’altra ogni volta che la palestra serviva ad altre classi per l’educazione fisica o le prove delle varie recite. Dobbiamo solo ringraziare la maestra che, con passione, ha fatto sentire i bambini come fossero sempre nella loro classe, mettendo anche le tende colorate alle finestre e portando tutti i loro giochi».
Quella delle lezioni in palestra è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «I locali della struttura sono fatiscenti, c’è puzza di muffa e di fogna, alcune aule sono chiuse perché i pavimenti sono tutti rotti, nei bagni le porte non si chiudono – racconta una mamma che l’anno scorso era rappresentante dei genitori -, fuori non c’è nemmeno un campanello e siamo costrette a sbattere i pugni sulle due porte d’ingresso e, inoltre, per tutti i bambini delle sei classi della materna è prevista una sola bidella per cui sono quelli più grandi ad accompagnare i piccoli in bagno che, troppo spesso, è in condizioni igieniche precarie».
Dopo le continue lamentele dei genitori «la dirigente scolastica Graziella Orto – riferiscono – si era impegnata a provvedere a tutti gli interventi necessari fra la primavera e l’estate. Siamo di nuovo a settembre ma i lavori non sono stati fatti, a parte tagliare l’erba, e la situazione per i nostri figli è rimasta quella che era, anzi – aggiunge – sul tetto del prefabbricato, nel frattempo, l’umidità è aumentata e, attualmente nell’istituto manca anche la luce».
Fra quei 21 bambini ce ne sono alcuni che hanno problemi di dermatiti e uno, in particolare, che soffre di asma. «Se la situazione non cambia – afferma la mamma – noi genitori siamo d’accordo per organizzare una sorta di sciopero non mandando a scuola i nostri bambini per una settimana». Interpellato dai genitori preoccupati, a seguire la vicenda è stato anche il consigliere della sesta circoscrizione, Angelo Scuderi.
«Al di là della storia particolare di questa classe di scuola materna, è l’intero istituto a necessitare della messa in sicurezza. Io ho incontrato la dirigente l’anno scorso – spiega il consigliere – e abbiamo inoltrato le dovute segnalazioni all’amministrazione comunale che però sembra non ascoltare le nostre richieste. La preside adesso si limita ad allargare le braccia, quasi in segno di rassegnazione, e intanto il problema si ripresenta identico anche quest’anno».
L’ingegnere Fabio Finocchiaro che si occupa della manutenzione degli edifici scolastici per il Comune di Catania spiega che «Non ci hanno mai segnalato nulla di tutto questo, noi siamo già stati in passato in quella scuola a sistemare delle tubazioni. Adesso abbiamo verificato la situazione dopo il problema causato dalle piogge di dieci giorni fa e, da qualche giorno, ci sono gli operai a lavoro per l’impermeabilizzazione della copertura di quell’aula. La conclusione d’intervento – afferma il tecnico – dovrebbe essere prevista per oggi e da lunedì i bambini rientreranno nella loro classe».