Giuseppe Rutella era già finito nelle maglie della giustizia dopo aver ucciso, insieme a Francesco Ventura, il commerciante Salvatore Cicero nel 2002. Condannato prima a 15 anni, gliene sono stati scontati tre perché ha scelto il rito abbreviato. Uscito di galera è stato trovato a spacciare marijuana a Catania
Librino, arrestato per spaccio in viale Pecorino Aveva scontato 12 anni di carcere per omicidio
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato Giuseppe Rutella, 37enne di Paternò, in passato condannato a 12 anni di carcere per concorso in omicidio, e Fabio Salici, 37enne di Catania, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, impegnati in un’operazione di controllo nel quartiere periferico di Librino, hanno notato i due uomini in viale Biagio Pecorino dare delle bustine ad alcune persone. Per questo sono stati bloccati e perquisiti. Gli uomini dell’arma hanno successivamente controllato l’abitazione di entrambi, dove hanno sequestrato 50 grammi di marijuana, già suddivisi in dosi, nascosti nello scarico del gabinetto, e 1250 euro in contanti, ritenuti proventi dell’attività di spaccio.
Giuseppe Rutella, però, è un nome noto. Passato agli onori della cronaca quando, alla fine dell’ottobre del 2002, ha partecipato insieme al commerciante catanese Francesco Ventura, all’omicidio di Salvatore Cicero, titolare di una rivendita auto a Paternò. L’uomo è stato ucciso il 29 ottobre nelle campagne di contrada Porrazzo-Scalilli, lungo la strada intercomunale che da Paternò porta a Ragalna. Salvatore Cicero, da quanto ricostruito dagli inquirenti, si era incontrato con i due uomini per risolvere alcuni questioni economiche. Ma, a quanto pare, l’incontro non è stato chiarificatore: Cicero è stato riempito di calci e pugni e preso a sassate per poi essere successivamente cosparso di benzina e bruciato.
In primo grado Rutella venne condannato a 15 anni di carcere, mentre Ventura fu assolto dall’accusa di omicidio. Nei successivi gradi di giudizio Rutella ha scelto il rito abbreviato, ottenendo uno sconto di pena di tre anni. A seguito dei quali si trovava fino a ieri a piede libero. Mentre Ventura, che poi è stato giudicato colpevole, è stato condannato a 21 anni.